Gli atlantisti di complemento hanno scoperto il retroscena dell’allargamento dei Brics: si tratta di una geniale manovra statunitense per infiltrare i propri alleati (beh, alleati è troppo, i propri maggiordomi) e far fallire le manovre di Pechino e Mosca. E quale sarebbe la principale quinta colonna di Washington? Ma l’India, naturalmente! Inutile far notare che Nuova Delhi faceva già parte dei Brics. Così come gli atlantisti non credono alle parole di Narendra Modi quando candida l’India ad essere la coordinatrice del fronte del Sud del mondo.
Il Sud del mondo esiste solo in funzione dell’arricchimento degli USA e dei maggiordomi europei. Non ha prospettive, non ha possibilità di sviluppo, non ha potenzialità di crescita se non a rimorchio del sempre brillante Occidente. Quos vult Iupiter perdere, dementat prius.
Così l’India, per far contenti gli atlantisti, continua a crescere ad un ritmo nettamente superiore a quello di Europa e Stati Uniti, ma superiore anche a quello della Cina. E poiché ignora gli ordini di Biden, Modi rafforza la propria economia importando gas e petrolio dalla Russia a prezzo molto più basso di quello pagato dai maggiordomi europei per ottenere energia dai Paesi “amici ed alleati”. E subito dopo aver dato il via libera all’ingresso degli Emirati nei Brics, l’India ha chiesto anche a loro uno sconto sulle forniture di petrolio. Per diventare sempre più competitiva.
Competitiva nei confronti dell’Europa. Ma sicuramente è una manovra concordata con i maggiordomi atlantisti. Felici di impoverire i propri popoli per far dispetto a Pechino e Mosca.
L’importante, però, è che si racconti che l’India sta dalla parte dell’Occidente. Evitando di soffermarsi sull’espansione in Africa. Evitando, soprattutto, di spiegare che lo sviluppo economico del Paese è basato sul rafforzamento del ceto medio che garantirà, nei prossimi anni, un boom dei consumi interni. Esattamente il contrario di quanto avviene in Italia. Dove il ceto medio viene massacrato, provocando un calo dei consumi. Ma dove qualche genio prestato alla politica spiega che la qualità si deve pagare e se non puoi permetterti di andare in vacanza stai a casa a rovistare nei cassonetti. Perché il cibo povero è migliore. Se poi i negozi chiudono, la colpa è di Putin.