Forse servirebbe l’analisi di un grande psichiatra come il nostro Adriano Segatori. O forse basterebbe uno psicologo infantile (adolescenziale sarebbe troppo) per spiegare le reazioni assurde del petomane di Washington, dei suoi collaboratori e dei maggiordomi europei. L’ultimo episodio (ultimo per il momento) riguarda la decisione dell’Opec+ di ridurre la produzione di petrolio. Con inevitabile conseguenza di far risalire il prezzo.
RimbamBiden, ormai diventato RimbomBiden, si è offeso, si è sentito tradito da un alleato storico come l’Arabia Saudita che ha trainato l’offensiva dei Paesi che estraggono e vendono petrolio. Ed i chierici italiani di regime hanno subito strillato contro il nuovo asse Riad-Mosca. Perché quando hai a che fare con comportamenti isterici di bambini un po’ stupidi, rischi di avere riflessi condizionati altrettanto stupidi.
Certo, la situazione geopolitica è estremamente complicata, ma basterebbe informarsi un po’ per iniziare a comprenderla. Non esiste un asse Mosca-Riad anche perché esiste già l’asse Mosca-Teheran. E Arabia Saudita ed Iran non si amano. Però, nel mondo intero, nessuno accetta più le decisioni di Washington che penalizzano alleati ed avversari per tutelare il mero interesse statunitense. Con l’unica vergognosa eccezione dei servi europei. I nordamericani hanno ordinato ai maggiordomi del Vecchio Continente di imporre le sanzioni contro la Russia. I servitori sciocchi hanno ubbidito con conseguenze tragiche per il nostro sistema economico e per le famiglie europee. Ma se la Russia risponde alle nostre sanzioni, allora il suo è un ricatto.
Le sanzioni hanno spinto Mosca sempre più verso l’Asia e tutti hanno iniziato a rendersi conto che la guerra serve solo a Biden per rilanciare l’egemonia statunitense sul mondo intero. Così i cattivi asiatici hanno cominciato a rafforzare le transazioni finanziarie che non utilizzano più il dollaro. Hanno iniziato ad utilizzare alternative a SWIFT. Hanno ignorato gli ordini relativi alle sanzioni contro Mosca.
Washington è andata avanti per conto proprio. Sempre più nervosa vedendo che il mondo non obbediva più al padrone unico ed universale. La Fed ha innalzato i tassi, senza consultarsi con il resto del mondo, per combattere l’inflazione interna e favorire Biden alle elezioni di metà mandato. Peccato che, tra rialzi dei tassi americani e sanzioni imposte dall’America, l’economia mondiale abbia subito una frenata, con fabbisogno di petrolio in calo e prezzi in caduta. Ovvio che i Paesi produttori abbiano risposto con una riduzione della produzione per garantire la tenuta dei prezzi.
Ma il petomane di Washington ha risposto facendo i capricci. E, come un bambino non particolarmente intelligente ma particolarmente antipatico, ha minacciato di non giocare più con i Paesi Opec e di tornare amico con quel cattivone di Maduro che, in Venezuela, ha un mare di petrolio. Nel caso i maggiordomi europei ed i chierici scopriranno che Maduro è buono e democratico, che non ha fatto nessun golpe, che Guaidò – finanziato dagli Usa e sostenuto da chierici e maggiordomi – era un pagliaccio.
Mosse improvvisate, mentre il resto del mondo si rende conto che, se vuol contare e decidere autonomamente il proprio futuro, deve liberarsi dall’abbraccio mortale di RimbamBiden/RimbomBiden e deve iniziare a creare un’alternativa globale. Con il rischio che i maggiordomi europei vengano tagliati fuori per servilismo e stupidità.
1 commento
ottime osservazioni che dimostrato quanto l’Europa sia schiava degli Stati Uniti ed ubbidiente al rincoglio…. BIDEN