L’Italia è entrata a far parte del Commonwealth e nessuno ce lo aveva detto. Il costosissimo presidente Mattarella è ancora al Quirinale ma non si sa a far cosa, dal momento che il capo dello stato era la regina Elisabetta ed ora è diventato re Carlo III. Perché a leggere i quotidiani e ad assistere ai Tg su tutte le reti pubbliche e private diventa chiaro che l’Italia è una colonia britannica. Altro che atlantisti, tutti al servizio di Sua Maestà Britannica.
Un servilismo che è ormai la caratteristica principale del gregge italico, costantemente impegnato nella spasmodica ricerca di un padrone a cui rendere omaggio. Un gregge pronto a consegnarsi a Giorgia Meloni dopo aver sognato Monti, Grillo, Salvini, Draghi. Curioso, nessuno ha mai sognato Letta, Martina, Zingaretti. Forse vorrà dire qualcosa.
Però commuoversi per giorni e giorni per la scomparsa di una regina inglese è tutt’altra cosa. Aperture di quotidiani e tg come se il corteo funebre fosse la notizia principale al mondo. Poi superata dallo scoop sulla camminata dei due nipoti insieme alla rispettive consorti.
Beh, certo, Elisabetta ha regnato per 70 anni. E cosa ha fatto di grande in tutto questo periodo? Ha tenuto insieme la sua famiglia nonostante una infinità di scandali quasi sempre di tipo sentimentale sessuale. Brava come moglie, madre, nonna. Ma altro no. Le scelte strategiche di Londra le hanno prese i primi ministri, non la regina. Che ha avuto il merito di non interferire, a differenza di qualche presidente italiano.
Però non basta questo a spiegare questo desiderio dei media italiani di essere sudditi. È vero che libertà e dignità sono per pochi, ma questa volta si è davvero esagerato. Non è una novità. Londra ha sempre interferito nelle vicende italiane, sempre per interessi propri. Dal monopolio dello zolfo in Sicilia alla spedizione dei Mille, dall’egemonia nel Mediterraneo sino all’aggressione contro la Libia per ridurre il ruolo italiano. E l’Italia ad applaudire. Come ha celebrato da eroi i piloti inglesi che bombardavano scuole, case, villaggi contadini, chiese. Massacrando donne, anziani, bambini.
Però il piagnisteo informativo è destinato ad esaurirsi. Finalmente si potrà tornare alle grandi notizie. Le prime pagine sono già state dedicate alla vicenda Totti/Ilary, con accuse e repliche. Vabbè. Forse era meglio occuparsi di Carlo III e Camilla..