Gradara vince l’ultima edizione del “Borgo dei borghi”, una iniziativa di Rai 3 e della trasmissione Kilimangiaro. Un riconoscimento sicuramente meritato per la località marchigiana
E in questo caso il successo non è dovuto solo al patrimonio architettonico e culturale del borgo, ma anche alla capacità di presentarlo, di raccontarlo.
Dovrebbe essere l’aspetto più semplice, soprattutto quando si tratta di far conoscere un paese già bello di suo, con opere d’arte, musei, iniziative di ogni tipo, manifestazioni, monumenti. Insomma, far conoscere il Bel Paese.
Invece, assistendo alla presentazione televisiva del Borgo dei borghi, è inevitabile la perplessità di fronte a presentazioni che annoierebbero anche un dopo cena con gli amici al ritorno da un viaggio.
Meglio le foto della prima comunione, se è proprio il caso.
Eppure proprio Gradara dimostra che si possono realizzare presentazioni intelligenti, accattivanti. Altri borghi sono riusciti invece nell’impresa di cancellare le proprie attrattive grazie a filmati di una noia mortale, un vuoto pneumatico trasformato in promozione. E meno male che qualche spezzone di filmato riusciva a inquadrare luoghi affascinanti tra uno sproloquio e l’altro.
Tra i 20 borghi, tuttavia, più di uno è riuscito a dimostrare coraggio e intelligenza nella promozione. E pazienza se il pubblico non ha apprezzato.
Un plauso va sicuramente ad Arnad, paesino valdostano di bassa valle, noto solo per il lardo. Invece il filmato ha ignorato la produzione tipica e ha puntato sul patrimonio artistico, di qualità eppure sconosciuto. A dimostrazione di come si possa utilizzare uno spazio televisivo di pochissimi minuti per valorizzare ciò che vale una visita. Perché il lardo si trova ormai in tutta Italia, le opere d’arte si devono apprezzare sul posto.
Per un Paese turistico come l’Italia, questa dovrebbe essere la logica vincente. Invece sul fronte della promozione la strada da percorrere è lunghissima.
L’Italia, ad esempio, può contare su alcune località termali inserite in un circuito internazionale di città storiche delle terme. I rappresentanti delle città e delle terme si incontrano periodicamente e presentano in varie parti del mondo le proprie caratteristiche. Ed era imbarazzante, in una di queste occasioni, assistere alla tristissima presentazione di una località termale italiana, località di buon livello, a fronte dell’affascinante filmato presentato da una cittadina straniera che aveva poco da offrire sotto l’aspetto termale e ancor meno sotto la qualità cittadina. Eppure nei filmati sembrava esattamente il contrario.
Perché? Lo ha spiegato il responsabile della cittadina italiana: pochi soldi da investire per il marketing e l’obbligo di affidare l’incarico ai soliti noti. Per la qualità e la professionalità ripassare un’altra volta.
Photo credits by Augusto Grandi