..E poi qualcuno parla male dello shopping! Prendi una mattina qualunque in aeroporto. Lunga coda al banco del check-in. Arriva una signora, palesemente claudicante, abbarbicata su un’amica ed accompagnata da un ragazzo di servizio allo scalo. Ovviamente passano davanti a tutti, come è giusto che sia. Certo, un sorriso di scuse nei confronti dei passeggeri in attesa non farebbe male, ma ormai l’educazione è un lontano ricordo ed i diritti si trasformano in pretese e soprusi nei confronti degli altri.
Comunque le pratiche al banco vengono ultimate ed il trio riparte verso i controlli. Va bene, è passata davanti, ma è meglio aspettare qualche minuto in più ed essere sani. Poi, in attesa dell’imbarco, i passeggeri sciamano tra i negozi posti oltre i controlli. E si assiste al miracolo. La signora incerta e claudicante ha abbandonato il braccio generoso dell’amica e zampetta rapida tra scaffali e boutique. Dimenticata la disabilità, dimenticato l’evidente dolore provato in precedenza. Ora le gambe reggono senza difficoltà, ci si può muovere veloci e sicuri.
Ovviamente il miracolo dura poco. Perché bisogna imbarcarsi, evitando la fila. Dunque ritorna il braccio dell’amica, ritornano i ragazzi dell’aeroporto per aiutarla a salire in aereo ed a sistemare il bagaglio a mano. Ripetendo le medesime scene dopo l’atterraggio. Sino a quando le porte della vacanza si spalancano su una ritrovata energia e salute. Perfetta per affrontare i vari mercatini caratteristici della zona.
Una lezione importante per il turismo religioso in epoca bergogliana. Perché insistere con i pellegrinaggi verso i luoghi dei miracoli riconosciuti da Papi credenti quando si possono tranquillamente sostituire con pellegrinaggi nei centri commerciali o nei mercati? Forse anche una lezione per i buonisti alla Brumotti che si indignano, giustamente, contro chi parcheggia nei posteggi riservati ai disabili ma si dimenticano di controllare quanti automobilisti con tagliando ufficiale di disabilità scendono dalla vettura davanti ai supermercati pronti per affrontare lunghe scarpinate tra vini e vestiti.
Con maggiore correttezza nel rilasciare i permessi si otterrebbe anche maggiore rispetto da parte di chi ha la fortuna di non aver bisogno di agevolazioni.
3 commenti
Certamente in Italia ci sono persone indegne che fanno del sopruso la loro ragione dita.
Baste vedere certi politici dell’attuale Governo MAIO DRAGHI che hanno solo diritti, viaggiano a spese del contribuente ma non fanno nulla di utile per cittadini
Certamente in Italia ci sono persone indegne che fanno del sopruso la loro ragione vita.
Sono egoisti e quindi si sentono autorizzati a rubare e passa davanti agli altri.
Baste vedere certi politici dell’attuale Governo MAIO DRAGHI che hanno solo diritti, viaggiano a spese del contribuente ma non fanno nulla di utile per cittadini
Certamente in Italia ci sono persone indegne che fanno del sopruso la loro ragione vita.
Sono egoisti e quindi si sentono autorizzati a rubare e passare davanti agli altri.
Baste vedere certi politici dell’attuale Governo MAIO DRAGHI che hanno solo diritti, viaggiano a spese del contribuente ma non fanno nulla di utile per cittadini