Questa volta l’appello ai soliti pagliacci guidati dal nuovo capocomico arriva non da un negazionista bensì da un esperto dell’ospedale Spallanzani: smettetela di giocare alle geopolitica e fate arrivare i vaccini che funzionano, a prescindere dagli schieramenti dei vari Paesi. Perché è ormai chiaro a tutti – tranne che all’associazione del farmaco – che lo Sputnik russo funziona, ed anche meglio dei vaccini americani.

Ma in Italia non si può usarlo perché Sua Divinità ha detto che siamo atlantisti e, dunque, non possiamo usare il vaccino russo. Meglio lasciar crepare la gente, meglio distruggere l’economia italiana ma non possiamo accettare l’idea che sia Mosca a salvarci. Dunque aspetteremo pazientemente, chiusi in casa, che gli amici yankee di Sua Divinità ci vendano le dosi, centellinandole. Come un pusher senza cuore.
Adesso ci aspettiamo che lo Spallanzani venga chiuso per aver osato gridare che il Re è nudo, che è un crimine negare lo Sputnik solo per un vergognoso servilismo nei confronti di Wall Street. E questo dovrebbe essere il governo dei Migliori? Sua Divinità dovrebbe essere il salvatore della patria?

Peccato che l’urlo di onestà dello Spallanzani non trovi eco nella politica. Ci si aspetta che deputati e senatori di Fdi vadano ogni giorno in parlamento a pretendere il via libera allo Sputnik. Macché. Dopo aver baciato la pantofola ai conservatori Usa, mica si può difendere la salute degli italiani senza far arricchire le multinazionali americane del farmaco. D’altronde non arrivano neppure lamentele per il comportamento delle truppe di Lamorgese che si scatenano per un bacio o un trancio di pizza ma che non riescono a vedere lo spaccio alla luce del sole della mafia nigeriana. Un curioso modo di interpretare il ruolo di unica opposizione.