I media italiani di regime gongolano per l’isolamento della Russia all’Onu. La condanna dell’assemblea generale è stata netta, 141 voti a favore e 5 contrari. D’altronde sarebbe stato difficile applaudire l’avvio della guerra in Ucraina. Ma come è stato giustamente fatto rilevare nel corso di un dibattito online organizzato da GRECE Italia, occorrerebbe anche valutare il “peso” dei 35 astenuti. Che hanno deciso di non condannare Mosca, ed è un segnale da non sottovalutare.
All’apparenza il dato non cambia, 141 contro 40 complessivi. Non c’è partita. E invece la partita c’è. Perché tra gli astenuti figurano India e Cina. E poi gli ex Paesi sovietici come Kazakistan, Tagikistan, Kirghizistan. Altri asiatici come Iran, Irak, Pakistan, Mongolia, Vietnam, Bangladesh. Ma anche dall’Africa è arrivato il sostegno, seppur mascherato. Sudafrica, Uganda, Algeria, Angola, Senegal, Mozambico. Non mancano i latinoamericani, Bolivia, Salvador, Nicaragua e Cuba.
Pochi? Sì, se la logica è quella delle bandierine da collocare sulla cartina geografica. Ma se invece dei governi si provano a contare i popoli, si nota che metà della popolazione mondiale non ha votato la condanna. Mica poco. Andorra e San Marino rappresentano due voti, l’India uno solo. Ma è difficile dimenticare il “peso” differente dei tre voti.
E se si va al di là degli aspetti demografici si può notare che ad astenersi sono stati i Paesi destinati a guidare l’economia mondiale nei prossimi decenni. Secondo il Center for economics and business research, centro di ricerca inglese, non cinese o russo, tra 10 anni la Cina sarà il primo Paese al mondo come Pil, l’India salirà al terzo posto, la Russia al decimo, il Vietnam al ventesimo, il Bangladesh al ventiquattresimo.
La provocazione di Biden, che è riuscita a far reagire Putin, porterà a grandi disastri per l’Europa. E questo è il risultato voluto da Washington. Ma si rischia di regalare la Russia al blocco asiatico già in forte crescita. Gli Usa non riescono a comprendere l’Asia perché non riescono a comprendere i Paesi con una cultura plurimillenaria. Così rischiano di andare incontro a profonde delusioni nelle loro strategie di aggressione internazionale.
Per ora possono giocare sui forti contrasti tra Cina e India. Ma proprio il ruolo di Mosca può sconvolgere la situazione. I rapporti tra India e Russia sono tradizionalmente ottimi, Mosca rifornisce il subcontinente di armi. Ma Putin si ritrova anche a dover dipendere dalla benevolenza cinese. Se la Russia dovesse riuscire a mediare tra i due grandi Paesi, ponendosi al centro di una difficile alleanza, allora l’azzardo di Biden si rivelerebbe un disastro per l’intero Occidente.