Per mangiare bene a Venezia spendendo poco occorre un miracolo. Ma occorre fortuna anche per mangiar bene spendendo di più. Meglio affidarsi al passa parola più che alle guide ufficiali.
Così, seguendo i consigli di un amico, siamo arrivati all’Osteria Anice Stellato alle Fondamenta de la Sensa Cannaregio 3272. Per trovarlo, considerando la complessa suddivisione e numerazione veneziana, è preferibile utilizzare il navigatore del cellulare.
Intorno, lungo il canale, si susseguono locali affollati da giovani impegnati nell’aperitivo serale, rito ormai irrinunciabile in qualsiasi parte d’Italia. Ma l’atmosfera cambia radicalmente arrivando all’Anice Stellato. Professionalità, anche rigore, ma accompagnati da un sorriso sempre cortese.
Le proposte, sia a base di carne sia di pesce, interessanti e per nulla banali. Qui non troverete i “menu tipici veneziani” a base di pizze, lasagne, cotolette alla milanese e caciucco. Dall’antipasto al dolce è un susseguirsi di qualità ed innovazione. Con splendide capesante presentate con arachidi salate, cacao e limone candito o una saporita tartare di ricciola. Chi non ama il pesce può sbizzarrirsi tra pancia di maiale alle cinque spezie e l’humus con stracciatella e cavolo viola.
Si può proseguire con carciofi gratinati, crema di fave, robiola, pecorino e menta o andando su più classici spaghetti o paccheri, per passare ai secondi dove il cuore di manzo a cottura lenta rivaleggia con un delicato merluzzo al vapore accompagnato da fagiolini, crema di patate e basilico oppure con un saporito palombo in guazzetto bianco con zenzero e coriandolo. Ci sarebbero anche i dolci, ma non è il caso di esagerare.
Ricca, e in genere costosa, la carta dei vini. Però è piacevole scoprire un bianco come Cha’ Ar, 80% Chardonnay e 20% Ribolla Gialla. Una scelta che premia un prezzo ragionevole per un vino fresco, ricco di profumi, invecchiato in pietra.