4 marzo: data di nascita di Lucio Dalla. Sanremo si inchina al ricordo, tutti impegnati a commemorare etc etc.
5 marzo: data di nascita di Lucio Battisti. Lucio chi? Nessun inchino, nessun omaggio.

Neppure la morte, in Italia, cancella la censura politica. Non basta che, in assenza di Battisti, i corifei del pensiero unico obbligatorio abbiano giurato e spergiurato che Lucio non fosse un sostenitore dell’estrema destra. Che abbiano nascosto la collocazione politica della famiglia, che abbiano negato ciò che era noto a chi conosceva il musicista laziale. Niente da fare. Nell’immaginario collettivo, e nella consapevolezza generale, Lucio stava con i cattivi. Dunque, visto che non si possono cancellare i suoi capolavori, si cancella la memoria dell’uomo.
Giusto così. Battisti si era ritirato dalle scene, pur continuando a sfornare grandi canzoni, per non avere più a che fare con i nani della disinformazione ed ora i nani si vendicano. Il compleanno passa in sordina a differenza di quello dell’altro Lucio, politicamente corretto e, dunque, doverosamente esaltato.
Anche a costo di far finta di niente di fronte al testo della canzone osannata: 4 marzo 1943. La storia di una ragazzina italiana amata da un soldato straniero. Dunque persino i giornalisti di servizio dovrebbero sapere che, per partorire un bambino occorrono circa 9 mesi. Ciò significa che si risale agli inizi di giugno del 42. Quando gli unici soldati stranieri presenti in Italia erano quelli tedeschi. Oddio, sarà mica una canzone da censurare perché diventa improvvisamente scorretta?
Ma si può pretendere che conoscano la storia quelli abituati a zerbinarsi di fronte a chiunque debba essere osannati? Ovviamente no. E la scuola non offre molto di più in termini di preparazione storica. Dunque si può ignorare questa data imbarazzante, si celebra e basta il Lucio buono. Mentre il Lucio cattivo deve essere cancellato dalla memoria collettiva, insieme al bosco di braccia tese o al mare nero.

E pazienza se un mare nero non ha nessun riferimento politico e, se lo avesse, sarebbe negativo. Ma anche in questo caso bisognerebbe essere in grado di capire. Magari iniziando a capire che Battisti scriveva le musiche e Mogol i testi. Ma si può pretendere che i disinformatori capiscano?