Rocco Ballacchino, scrittore torinese, tra i fondatori del collettivo di scrittori subalpini Torinoir, con “Torino operazione secondo tempo. Finale di partita per Crema e Bernardini” (€uro 14,90 p. 199) pubblicato da Fratelli Frilli Editori, conclude la saga che vede protagonisti il commissario Crema e il critico cinematografico Bernardini.
Torino, febbraio 2020. La signora Serena Audero si presenta al commissario Crema per denunciare la scomparsa del figlio Amedeo, un rider impegnato nelle battaglie sindacali per ottenere condizioni di lavoro dignitose per sé e per i suoi colleghi. Crema, inizialmente, non dà una grande importanza all’indagine e indirizza i suoi sforzi e quelli della sua squadra principalmente nell’ambiente di lavoro del ragazzo, la Cibhome, dove le sue lotte sindacali avevano suscitato l’ostilità dei dirigenti torinesi dell’azienda e di una parte dei suoi colleghi, che temevano di perdere la loro modesta fonte di guadagno.

Quando Amedeo è trovato morto, lo scenario si ribalta e il commissario si trova ad affrontare un’indagine più complessa del previsto cui si aggiungono il raffreddarsi inspiegabile dei rapporti con Giulia Bon Amico, il suo magistrato del cuore e la prossima partenza del suo amato-odiato collaboratore, il critico cinematografico Bernardino. Crema, in un titanico braccio di ferro tra professionalità e sentimenti personali, combatterà contro gli ostacoli delle verità apparenti e dei pregiudizi, grazie alla sua profonda umanità, capace di calarsi negli angoli più reconditi delle passioni. In un crescendo emozionante di colpi di scena, il commissario riuscirà, giocando tutte le sue carte, complice ancor una volta Bernardini, a vincere la partita, in un finale soffuso di malinconia, preludio di una fase nuova della sua vita, mentre un nemico insidioso inizia a bussare alla porta.
Baldacchino termina la saga in modo avvincente, esaltando al massimo l’elemento noir, quello sociale e quello sentimentale, disegnando una planimetria esistenziale della società e dei suoi chiaroscuri, complice una scrittura profonda nel costruire la personalità dei personaggi, coerente nella perfetta simmetria di dramma e commedia, realistica e struggente nel ritrarre la complessa trama dei sentimenti umani.