La guerra di spie non è un gioco da educande
Non è necessario seguire le avventure di James Bond 007 per rendersi conto che è un mondo in cui le regole del vivere civile non valgono.
Ora, però, la Gran Bretagna finge di indignarsi per il tentato omicidio di una ex spia russa che faceva il doppio gioco proprio a favore di Londra
La stessa Londra che è tra i principali protagonisti di questa guerra di spionaggio globale.
Chi accetta di diventare un agente segreto sa benissimo che corre dei rischi
È alle dipendenze del governo ma in una posizione un po’ diversa da un usciere del ministero.
Teresa May, però, finge che tutto questo non esista
Accusa Mosca di aver organizzato il tentato omicidio della spia doppiogiochista ma evita accuratamente di fornire prove. Anzi pretende che siano i russi a dimostrare la propria innocenza.
Ovviamente la vicenda dell’agente segreto è solo una scusa per riallontanare Europa e Russia proprio nel momento in cui, per rispondere ai dazi di Trump, Mosca tornava a diventare un partner prezioso per i Paesi dell’Unione europea.
Ora tutto è nuovamente in alto mare
L’Europa nano politico rischia di pagare un prezzo altissimo anche sotto l’aspetto economico, schiacciata tra i dazi di Trump e le sanzioni contro la Russia imposte sempre dagli Stati Uniti.
Uno scenario che rischia di favorire solo la Cina, sufficientemente forte per trattare con Trump e forte anche per imporsi sui mercati europei. Mentre Bruxelles, totalmente incapace di una politica estera forte ed indipendente, si limita ad oscillare a seconda di come tira il vento dall’Atlantico.
La Brexit avrebbe dovuto modificare gli atteggiamenti, le strategie dell’Unione europea e, invece, è sempre Londra con l’appoggio di Washington a stabilire le linee guida della politica europea. Senza la capacità di confrontarsi con l’Africa, senza l’intelligenza di instaurare nuovi rapporti con Mosca, senza la forza per trattare da pari a pari con Pechino.
D’altronde non si può pretendere che grigi euro burocrati si sostituiscano a politici di basso livello per definire le strategie internazionali del Vecchio Continente.
Si vivacchia cercando di limitare i danni, ma i danni aumentano progressivamente proprio per questi atteggiamenti infantili e fallimentari.