Joe Biden sta marciando sicuro verso una sconfitta alle elezioni di metà mandato. I sondaggi lo vedono in caduta libera e, con lui, anche il suo partito democratico. Pare, dunque, che i cittadini statunitensi non si siano entusiasmati per la guerra per procura scatenata in Ucraina. Non hanno apprezzato l’inflazione che mangia i salari e riduce il potere d’acquisto delle famiglie. Non male, in un Paese che vive di consumismo, per il consumismo.
A questo si aggiungono le sparatorie quotidiane, i morti ammazzati, le sempre più nette spaccature tra le diverse anime del Paese. E non basta che l’informazione politicamente corretta, subito fatta propria dai chierici di regime italiani, sostenga che la colpa è di Trump e dei repubblicani: se accettassero senza fiatare le imposizioni dei democratici, non ci sarebbero tensioni. Invece, questi cani rognosi repubblicani pretendono anche di avere delle idee e di applicarle negli Stati in cui governano. E governano perché la maggioranza della popolazione di quegli Stati non accetta la cancel culture e le imposizioni del pensiero unico obbligatorio.
Secondo tutti i sondaggi, alle votazioni del prossimo autunno i repubblicani otterranno la maggioranza dei voti complessivi degli Stati Uniti. E, a quel punto, forse i dem capiranno che ad essere divisivi sono loro, non quelli che ottengono la maggioranza dei consensi con programmi per nulla in sintonia con le idiozie del politicamente corretto.
Però una probabile sconfitta di Biden potrebbe avere ripercussioni nel resto del mondo. A partire dall’Italia dove premier e leader di partito hanno fatto a gara a chi leccava meglio la pantofola del petomane di Washington. E se il governo dell’ammucchiata ha cercato e trovato legittimazione dalla vittoria di Biden, quanto resta legittimato in caso di sconfitta del padrone americano? Senza dimenticare che anche a Londra i guerrafondai non se la passano proprio bene.
Solo in Italia è diverso. Perché ammucchiata governativa e oppofinzione restano in vigile attesa, sperando di capire rapidamente quali sono le nuove pantofole davanti a chi prostrarsi aspettando gli ordini.