L’Italia, sempre più vecchia, sempre più ricca. È il nuovo slogan del giornalismo di servizio. Si prende un concetto corretto (l’invecchiamento della popolazione italiana) e lo si mescola con la menzogna di regime (la maggior ricchezza). Si mescola il tutto e si aspettano gli zuccherini di premio da parte di Sua Divinità o almeno di uno dei suoi reggicoda. Perché ai botoli che servono gli oligarchi bisogna pur dare qualcosa per far capir loro che hanno un briciolo di utilità. Bisogna stimolarli a fare sempre di più, a ringhiare contro quegli ingrati che non apprezzano le manovre economiche, la repressione del dissenso, il pensiero unico obbligatorio.
Che sia la Rai oppure Mediaset o persino l’irrilevante La 7, tutti impegnati a far notare come la manovra economica del governo dei Migliori renda gli italiani più ricchi. Basti pensare ai pensionati che, spiegano i giornalisti di regime, avranno un assegno più ricco perché finalmente rivalutato in base all’inflazione. Dunque i pensionati più poveri otterranno un aumento inferiore al 2% a fronte di una inflazione che, a livello ufficiale, cresce intorno al 4% mentre in realtà l’incremento è più che doppio. I pensionati più poveri, di conseguenza, avranno una rivalutazione che copre meno della metà dell’inflazione ufficiale e meno di un quarto di quella reale. Proprio un grande arricchimento.
Ma il governo dei Migliori pensa soprattutto ai lavoratori, la spina dorsale del Paese. Per loro si alleggeriscono le tasse, con risparmi che arriveranno anche a 700 euro all’anno. Meraviglioso! Peccato che, in contemporanea, l’aumento delle bollette di luce e gas sarà superiore e si mangerà l’intero risparmio sulle tasse ed altri soldi ancora. Peccato che l’Italia sia l’unico Paese industrializzato in cui le retribuzioni sono calate negli ultimi 30 anni del 3% a fronte di aumenti del 30% in Francia e Germania e del 50% negli Usa.
Però in tv sfilano maggioranza ed opposizione a condannare lo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil. La rabbia dei partiti di governo (centrodestra o centrosinistra tutti insieme appassionatamente) era scontata: non tollerano critiche al loro operato, vogliono applausi per aver impoverito i sudditi ed arricchito gli oligarchi. In realtà era scontata anche la condanna da parte dell’oppofinzione: Confindustria è contro lo sciopero e, dunque, anche i maggiordomi di Bonomi sono obbligati a condannare Cgil e Uil e, in questo modo, si ritrovano ad applaudire il governo pur dichiarando di essere all’opposizione.
Manca completamente una rappresentanza politica del mondo del lavoro, dei pensionati, delle vittime dell’incapacità degli oligarchi. Ed i partiti fingono ancora di stupirsi per l’astensionismo di massa dopo che, tutti insieme, continuano a mentire ed a raccontare una favola che supera i confini della realtà.