Basta ho deciso, voglio “diventare sano”!
Certo NON ho mai creduto di avere un’alimentazione impeccabile… in fondo Coca Cola la mattina, maionese a pranzo e Wurstel alla griglia la sera non sono certo quello che consiglierebbe un esperto dietista, eppure non ho mai pensato di essere praticamente ad un passo dall’esalare l’ultimo respiro. Eggià avete mai parlato di cibo con un Vegano “duro e crudo”?
Bene, se non avete mai sperimentato questa esperienza mistica FATELO!
Qualche giorno fa ho intrapreso un accesissimo confronto con una mia amica “esperta” Vegana e dopo i primi ironici e goliardici scambi di battute, ho capito che a causa della mia scorretta alimentazione ero praticamente ad un passo dalla fine… il latte fa malissimo “se è stato concepito per nutrire i vitelli come fa l’uomo a digerirlo?” e ancora i formaggi infiammano l’intestino e causano tutte le tue allergie, la carne “STAI SCHERZANDO?” e poi Tu mangi pure la carne rossa…
La paura e l’ansia mi hanno assalito… una luce ha iniziato a brillare in fondo al tunnel… ho iniziato a salutare i miei cari, chiamato la mia mamma: “Ti voglio bene”, abbracciato dei passanti a caso che abitavano la piazza in cui ero seduto… la mia alimentazione mi sta portando alla fine!
Il giorno successivo ho deciso di recuperare la mia vita e ho deciso di diventare VEGANO… ma dopo aver visto il primo menù del primo locale VEG… ho subito tramutato il mio intento assolutistico in un più realistico “vegano per un giorno?”.
Soia, tofu, seitan, quinoa, il “meraviglioso” Hummus, agar agar, avena, segale, tempeh, orzo, miglio, grano, legumi, frutta; parole a caso scorrevano sotto i miei occhi ma la coerenza e la forza di spirito mi facevano continuare e pertanto decidevo di far scegliere alla mia guida, alla mia “Virgilio” del Purgatorio Veg (o Paradiso dipende dai punti di vista).
Ha quindi ordinato gli spaghetti di zucchine, il cuore batteva forte ero felice “ma allora non è poi così male?”… la felicità è durata pochi minuti perché gli spaghetti NON erano pasta bensì zucchine crude sfilacciate stile spaghetto (come dicono i giovani un fake) con sopra del pesto ovviamente freddo e due pomodori secchi.
NON voglio mollare! Lo faccio per me stesso… poi la pasta normale “gonfia” e sono carboidrati pazzerelli: NO!
Da vero intellettuale Veg assaporo il prelibato piatto fino alla fine e attendo con trepidante attesa l’arrivo del prossimo piatto: la “bistecca di zucca”!
“Carne? Oh… hai sentito ha detto bistecca… ma davvero? La mia Guida avrà capito che non posso farcela” e invece… ecco servita una fetta versione extra large di una zucca impanata in qualcosa di sanissimo e cotta non so, forse, ai raggi del sole perché il fritto è solo per coloro che vogliono vivere nel girone dei golosi, il tutto accompagnato dal “meraviglioso Hummus” (ho usato questo specifico aggettivo perché, fateci caso, ogni volta che portano in tavola la ciotola della cremina di origine libanese, un vegetariano / vegano esclama “ooooooo l’Hummus che meraviglia”) e del pane non pane senza lievito con farina non trattata e con sale però “che sala diverso” e cotto in un forno ad aria soffiata.
Per un carnivoro, amante del BBQ, mangiare una bistecca di zucca è stato un duro colpo anche perché mi è sembrato di gustare un eccitante pezzo di cartone aromatizzato alla zucca.
La prima serata è stata difficile, lo ammetto, ma ho ancora una colazione e un pranzo per ricredermi. Mi alzo la mattina, e grazie alla cena Vegana mi sento un’altra persona… la mia pelle è lucente, il mio fegato è rilassato e la mia fame è aumentata in modo spasmodico… due zucchine e una fetta big di zucca NON sono abbastanza per un ex carnivoro di 1,85 per 85 kg!
Corriamo a fare colazione… arriva il cameriere e subito, sarà stata la cieca fame, mi sono permesso di ordinare, come da abitudine, “uova fritte, bacon, spremuta e toast”! NO caro amico mio oggi devi ragionare come un Vegano… le uova, il fritto, il bacon no… se vuoi la spremuta (anche se sarebbe meglio un estratto) e il toast ma senza prosciutto e con formaggio veg (non ho voluto chiedere con cosa viene fatto… tanto certamente sarà “meraviglioso”). Da buon alunno ordino un estratto di carota, finocchio, sedano, banana e mela il tutto accompagnato da una brioche vegana e pertanto priva di burro! Ad essere sinceri sono felice… la colazione passa alla grande e la mia convinzione torna sui binari “giusti”… “Ci credo, non mollo, sono un guerriero, però che fame!!! Ma questi come fanno??”
Sono solito fare pranzo alle 13.30/14 eppure questa volta DEVO anticipare il tutto il prima possibile; alle 12 in punto sono già seduto ad ordinare… “HO FAME quindi antipasto, primo e secondo!”. Dopo un piccolo antipasto a base di compensato e semi sanissimi arriva sua maestà la carbonara…VEG. La specifica dopo la denominazione del famigerato piatto romano mi era sfuggita; non sono maccheroni e non c’è l’uovo e nemmeno il pecorino e il guanciale???? Spero di svegliarmi da questo sogno… e invece sono vigile e sveglio… mi ritrovo degli gnocchi sanissimi con una crema di formaggio vegano e seitan (pezzettini di spugna credo). Perché devi chiamarla “carbonara”?? Ora per colpa di questo piatto il povero Carbonara si starà rotolando nella bara… Voglio andare fino in fondo e tentare il tutto per tutto… ecco servito un fagotto di lattuga farcita di quinoa, farro e una strana salsina denominata (impropriamente) maionese, il tutto cotta al forno senza olio.
Su questo piatto non posso esprimermi, ma non perché non so come descrivere le sensazioni che ho provato ma semplicemente perché ora sono ancora da Gigi lo zozzone a farmi duecento grammi di matriciana con tanto “de impiastricciamento da camicia”.
Prima che qualcuno si senta offeso da questo ironico racconto mi permetto di evidenziare come ogni filosofia culinaria è rispettabile e condivisibile così come è altrettanto corretto che ognuno faccia, nel rispetto delle diversità, quello che meglio crede… io, a mio rischio e pericolo, ho deciso di tornare alla vecchia e cara cucina tradizionale!
3 commenti
Molto divertente… ma di certo qualcuno “non troppo ironico” si arrabbierà e non poco…
Beh, deve essere stata un’esperienza “meravigliosa”!
Oh povere zucchine! Io sono fruttariana, noi crediamo che la frutta e la verdura abbiano dei sentimenti e secondo noi cucinare è crudele. Mangiamo solo cose che sono già cadute dagli alberi o dai cespugli, cose in effetti già morte. Dovresti provare comunque ho un doblò azzurro e vado nei boschi a fare la raccolta un giorno puoi unirti a me!