Se avesse la capacità di comprendere che la politica estera non significa solo passeggiare mano nella mano, con sguardo adorante e servizievole, con Biden, lady Garbatella adesso marcerebbe sotto braccio con Xi Jinping. Che le ha risolto il problema della disoccupazione giovanile, dei bassi salari, della fuga dei cervelli. Con solo due parole: “mangiate l’amarezza”.
Oddio, ci aveva provato anche lei a convincere i giovani con lo stesso concetto. Ed aveva spedito in tv, soprattutto nelle trasmissioni di Del Debbio, la sua squadra di attacco: Donzelli, Delmastro, Porro e Cruciani. I primi due erano spariti in fretta (anche per altre vicende) e poi era rimasto solo Cruciani poiché Porro doveva prepararsi a diventare il conduttore di riferimento della destra in Rai.
La squadra di lady Garbatella sosteneva che i giovani – anche con prestigiosi titoli di studio – dovevano accettare lavori sottopagati. A 20 anni – era la tesi di Cruciani e Porro – 400 euro al mese vanno bene. Non hanno avuto molto successo, visto che albergatori, ristoratori, gestori delle spiagge e affini hanno già ricominciato con il piagnisteo della mancanza di personale. Ricevendo una risposta semplice semplice dal ministro del turismo, Daniela Santanchè (che di spiagge se ne intende, e non è una battuta): pagateli di più, a partire da coloro che lavorano sabato e domenica.
In fondo Santanchè è più in linea con Xi Jinping di quanto lo sia lady Garbatella. Perché “mangiate l’amarezza” non significa che i giovani laureati cinesi debbano fare la fame. Tutt’altro. Ma che devono accettare lavori manuali perché non ci sono abbastanza posti di lavoro nelle professioni intellettuali per le quali si sono preparati. Con la prospettiva, però, di guadagnare di più come contadini o vendendo cibo per strada. L’amarezza, dunque, è solo quella di essersi impegnati inutilmente all’università. E lo stesso Xi, d’altronde, da ragazzo era stato mandato per anni a coltivare la terra, come forma di rieducazione che lo aveva formato anche caratterialmente.
In Italia, al contrario, i ragazzi dovrebbero “mangiare amarezza” perché, con 400 euro al mese, non possono certo mangiare altro. E non hanno neppure grandi prospettive di crescita professionale o di grandi occasioni per altri lavori meglio retribuiti.
Servirebbe un grande bagno di realtà. La Cina lo ha fatto. Se pochi anni orsono il futuro sembrava richiedere legioni di laureati in qualsiasi settore, oggi la crescita dell’intelligenza artificiale rende obsoleti anche i lavori più nuovi. Ed occorre correre ai ripari.
L’Italia, invece, preferisce star seduta ad osservare il mondo che cambia. In attesa degli ordini di Washington. Ed allora si offrono poche centinaia di euro ai giovani per lavorare nel turismo. E ci si indigna se medici ed infermieri emigrano negli altri Paesi europei dove sono trattati meglio e pagati molto di più. Mangiate l’amarezza e non illudetevi di avere un futuro. Mangiate l’amarezza e non provate a farvi una famiglia. Ora, però, lady Garbatella ha improvvisamente scoperto che ridurre l’Iva sui pannolini non basta per sopravvivere a Milano se fai l’insegnante. Un grande passo in direzione della Destra Sociale..