Su Electomagazine è già stata recensita la trattoria milanese “La Rava e la Fava” che offre una cucina vercellese – ma con ampie contaminazioni marine – di buona qualità ed a prezzi molto più bassi della media milanese. Dunque non ci soffermeremo sui piatti e sugli abbinamenti: li potete trovare in archivio. https://electomagazine.it/la-rava-e-la-fava-mangiare-tanto-e-bene-a-milano-spendendo-poco-in-una-trattoria-vercellese/
È invece il caso di sottolineare il modo in cui la piemontesissima titolare ha messo in campo una aggressiva politica di marketing e comunicazione in pretto stile meneghino, dimenticando (giustamente) le ritrosie subalpine per tutto ciò che è “réclame”.
Ogni mattina i clienti della trattoria ricevono su whatsapp le proposte del giorno, le offerte particolari, con l’indicazione precisa dei prezzi. E, naturalmente, possono anche ritirare personalmente oppure ordinare i piatti per riceverli a casa con trasporto gratuito.
Il tutto continuando a mantenere qualità e prezzi ridotti per porzioni che ridotte non sono. Una scelta coraggiosa. In totale controtendenza rispetto a quei locali che paiono seguire, ora per ora, l’andamento in Borsa dei titoli più diversi pur di giustificare aumenti dei prezzi che riescono persino ad anticipare quelli dei mercati.
Invece a La Rava e la Fava gli spaghetti di mare restano a 8 euro e il fritto di pesce e verdure a 9. Con il piatto unico spaghetti e fritto a 10. Mentre per un roast-beef di fassona piemontese con patate si spendono 9 euro.
E questo mentre un caffè, in molti bar, è già salito a 1,40 euro. Mentre in altri ristoranti qualsiasi piatto potrebbe essere affiancato da un asterisco con la spiegazione: aumenti dovuti alla guerra in Ucraina. Con la certezza che il prezzo non diminuirà quando il costo del gas e del petrolio sarà tornato ai livelli precedenti.