A Cisterna Latina, un carabiniere ferisce con cinque colpi di pistola la moglie e uccide le figlie di otto e tredici anni, per poi togliersi la vita.
Antonietta Gargiulo, è ricoverata all’ospedale San Camillo di Roma e sta lottando fra la vita e la morte. Le bambine invece, sono state freddate nel sonno.
Evito (e mi dissocio) dalla narrazione secondo cui l’uomo, 44 anni, era “disperato”, “innamorato delle figlie”, “turbato dalla separazione in corso”.
La prosa con cui viene descritto è spregevole.
Ma ancora più indegna, è la “speculazione come marketing politico”.
Riprendo questa frase del nostro direttore per raccontarvi di come Liberi e Uguali abbia avuto la faccia tosta di sfruttare questa vicenda, associandola (con tanto di slogan) a una più generica “violenza sulle donne”.
A #Latina una nuova storia di violenza contro le donne in famiglia. Ogni tre giorni viene uccisa una donna, in tre quarti dei casi si tratta di violenza in famiglia. Dobbiamo fare di più e meglio. Le donne devono essere sicure, a casa, in strada, di giorno e di notte. pic.twitter.com/Cewq7HcuwL
— LIBERI e UGUALI (@liberi_uguali) 28 febbraio 2018
Cannibalismo pre elettorale. Instant marketing. Chiamatelo come volete.
L’occasione era ghiotta. Peccato che il tweet, sia stato pubblicato a tragedia ancora in corso.
La trattativa era ancora in atto e tutti, tutti confidavano in un epilogo diverso.
Il prossimo passo, quelle sarà? Il post sponsorizzato?
Ecco, c’è un confine in ognuno di noi.
Qualunque sia la nostra battaglia, superare quel limite significa agire contro noi stessi perdendo di vista l’obiettivo, il proposito per cui stiamo lottando. Superato quel ponte, quell’agire ci si ritorce contro, ottenendo l’effetto contrario.