In natura il letargo inizia nella stagione fredda per arrivare al risveglio in primavera. L’inquilino del Colle, al contrario, si è risvegliato nei giorni scorsi. Era a causa del letargo, dunque, che non si era accorto della montagna di soldi sprecati dal ministro Azzolina per banchi a rotelle e spade rotanti. Che non si era accorto dell’ostinazione con cui è stata mantenuta al suo posto Paola De Micheli, il più inutile ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture della storia. Non si era accorto, l’inquilino del Colle, degli sbarchi inarrestabili di ospiti non invitati.
Non si era accorto, in pratica, di nulla. Di un governo che ha fatto tutto ciò che ha voluto, ignorando una opposizione irrilevante, ma con risultati disastrosi. Costi folli senza aver costruito alcunché. Miliardi di euro sprecati e che dovranno essere restituiti. Il governo ha creato le condizioni per una lunghissima crisi che sarà pagata da tutti.
Ora, però, il letargo è finito e il presidente vuole che le opposizioni condividano le responsabilità di un disastro al quale non hanno partecipato. Pazienza se sono state ignorate, pazienza se non una sola proposta è stata accolta dal governo degli Incapaci. Ora devono assumersi parte delle colpe dei ministri, dei sottosegretari, della banda al completo del lìder minimo. Così, per solidarietà nei confronti di Gualtieri, Azzolina, De Micheli, Speranza, Lamorgese.
Qualcuno dei colpevoli, in cambio della solidarietà, verrà cacciato? Ovviamente no. Lo spiegano i quotidiani di servizio, lo ribadiscono i tg Rai e pure il Tgpd5 (ormai organo ufficiale di Zingaretti), lo strillano le Lilligruber di turno: non è il momento. In realtà non è mai il momento per rinunciare alle poltrone.
E poi, se lo dice il presidente prima di tornare in letargo..