Preoccupata per il malcontento che cresce tra i suoi adepti – per le scelte in politica estera ed economica, per le abiure, per l’invasione dei migranti, per le nomine dei famigliari, per le dichiarazioni dei famigliari, per…. – lady Garbatella pare aver detto qualcosa di destra. Anzi, di fascista, secondo l’attento Corriere della serva. Perché quello che fu un grande quotidiano si dichiara “colpito” perché Giorgia Meloni ha osato dire che a Caivano occorre una bonifica. “Colpisce – scrive Elena Tebano, in corsa con Trocino e Berizzi per la medaglia d’oro di antifascismo giornalistico – che usi per le persone il termine usato per le paludi infestate dalla malaria ai tempi del fascismo”.
Dunque anche bonifica diventa un termine da vietare. Una parola chiaramente fascista. Chissà se anche “treni in orario” sarà considerata un’offesa alla costituzione più bella del mondo. Per fortuna i democratici ritardi dei treni non mancano mai, così il pericolo fascista sui binari è scongiurato.
Però è evidente che il sogno di Gianni Alemanno di creare un movimento politico a destra di lady Garbatella rischia di infrangersi di fronte al ritorno di fiamma (e che fiamma..) del presidente del consiglio. Oggi parla di bonifica, domani potrebbe accennare al grano italiano e, magari, potrebbe imporre ai suoi gerarchi di studiare la grammatica. E, considerando il testo di una chat tra vertici di partito pubblicato sempre dal Corriere, è evidente che imparare l’italiano è più impegnativo rispetto ad un banale salto nel cerchio di fuoco o sopra una siepe di baionette. E la Trimurti che in Fdi si occupa di cultura, prima di organizzare le passerelle di intellettuali in cerca di collocazione dovrebbe pensare a riproporre “Non è mai troppo tardi” per i livelli apicali del partito.
D’altronde i criteri di scelta della classe dirigente che asseconda lady Garbatella non potevano produrre risultati molto migliori. Servirebbe una bonifica. Come per la malaria in tempi fascisti. Perché prima del Duce, evidentemente, non esiteva la malaria e nessuno aveva mai provato a bonificare le paludi.