L’inflazione, a livello europeo, è scesa dall’8,6% di gennaio all’8,5% di febbraio. Poca cosa, soprattutto se si considera che la flessione è legata al calo dei prezzi energetici mentre i prezzi al consumo dei beni indispensabili – dal cibo all’abbigliamento, ai servizi – hanno continuato a crescere. Ma per la Bce il problema è rappresentato dai salari, cresciuti tra il 5 ed il 6%. Dunque le retribuzioni aumentano meno dell’inflazione ed il potere d’acquisto delle famiglie si riduce. Per i banchieri, però, non basta.
Anche perché, in Europa, la disoccupazione si è ridotta a poco più del 6%, l’occupazione è cresciuta e se la ripresa dovesse proseguire quei cattivoni dei lavoratori potrebbero addirittura pretendere di ottenere un adeguamento dei salari in linea con l’inflazione. Inaccettabile!
Alla luce delle preoccupazioni dei banchieri assume quindi una ben diversa prospettiva la sparata del ministro alla parentela meloniana, Lollobrigida, a proposito del mezzo milione di migranti da far arrivare in Italia. Perché cade ogni giustificazione umanitaria e diventa evidente il vero scopo dell’iniziativa: far crescere la concorrenza tra la manodopera meno qualificata per impedire rivendicazioni salariali in linea con l’aumento del costo della vita. Insieme, ovviamente, alla cancellazione di ogni diritto sociale per puntare invece sui diritti sessuali che tanto entusiasmano la gauche débâcle di Elly Schlein.
Dunque non una dichiarazione sbagliata del cognato ministro bensì una deliberata iniziativa contro gli interessi del popolo italiano. Che deve impoverirsi per far contenti i banchieri europei ed i padroni statunitensi. Ovviamente l’attacco di Lollobrigida è concentrato sui lavoratori più deboli, sui precari, su coloro che sono stati costretti a richiedere il reddito di cittadinanza per problemi oggettivi e non per pigrizia. Perché i migranti che arriveranno in Italia non saranno ingegneri, informatici, medici, tecnici specializzati. Costoro si dirigono verso i Paesi europei che sanno apprezzare la professionalità e la pagano. In Italia si fermeranno le braccia, non i cervelli. I disperati, non i più qualificati.
Peccato che anche l’Italia, per crescere, abbia sempre meno bisogno di manodopera non specializzata. Ma questo è un concetto troppo complicato per chi sogna una moderna forma di schiavitù.