Nella pressoché totale latitanza del bel gioco, ai mondiali di calcio ci si concentra sugli episodi. E magari sui confronti.
Tiene banco in questi giorni perlappunto il paragone sulle prestazioni delle due stelle del calcio mondiale, vale a dire Cristiano Ronaldo e Lionel Messi.
Come se Fifa 2018 fosse una sorta di riproposta fuori stagione del “Clasico” tra Real Madrid e Barcellona.
Tutti i commentatori sportivi si sono affrettati a gettare la croce sul povero Messi perché, nella partita d’esordio dell’Argentina contro l’Islanda, ha fallito un rigore che ha decretato il pareggio finale. E gli stessi commentatori si sono lanciati in sperticate lodi di CR7 per la sua tripletta contro la Spagna, siglata nel giorno precedente. Un impresa che non tiene conto del fatto che l’asso portoghese ha toccato sì e no cinque o sei palloni nell’arco dell’intera partita.
Lasciamo stare il fatto che entrambe le gare sono finite in parità. I due incontri non sono paragonabili: un’Argentina irriconoscibile non è riuscita scardinare la trincea Islandese, mentre Iberici e Lusitani si sono se non altro affrontati a viso aperto riuscendo a dare vita all’unico bel confronto visto fin qui.
Ma per tornare ai paragoni tra le due stelle di cui sopra, nessuno ha tenuto conto del “fattore C”, vale a dire della fortuna.
Forse perché è facile buttare la croce su chi, considerato un fuoriclasse, tira malamente un rigore. Ma chi ha avuto il coraggio di sottolineare che il suo rivale portoghese ha segnato il primo gol in seguito a un fallo al limite dell’area che ha causato un rigore più che dubbio; e che il secondo nasce da una papera clamorosa del portiere avversario (episodio che ha riportato alla mente gli errori altrettanto clamorosi del portiere del Liverpool nella recente finale di Champions League)? Niente da dire sulla punizione che ha portato al terzo gol e al pareggio dei Portoghesi, i quali, però, avevano costantemente subìto la superiorità della nazionale spagnola per tutto l’arco dei novanta minuti.
Insomma: ci sembra presto per giudicare. Il campionato è ancora lungo e molto conterà la tenuta atletica di tutti i giocatori. E non solo dei fuoriclasse.