Anche quest’anno le cattedre scoperte sul suolo italiano raggiungono cifre astronomiche e si parla di circa 200.000 insegnanti che andranno a ricoprire il ruolo di supplenti annuali per colmare le falle del corpo docente nazionale.
Come l’anno scorso, la procedura di assegnazione delle cattedre ai supplenti è stata affidata dal Ministero dell’Istruzione a una procedura automatizzata online che, nel mondo magico della teoria, avrebbe dovuto velocizzare e facilitare lo svolgimento delle pratiche per insegnanti e uffici burocratici. Sfortuna vuole che il mondo sia intrinsecamente votato alla pratica.
Infatti, anche quest’anno, la piattaforma online del Ministero sembra aver combinato la sua gargantuesca dose di pasticci, con la produzione di quelli che sono stati definiti “migliaia di errori” nell’assegnazione dei ruoli ai docenti poiché l’algoritmo utilizzato non ha subito correzioni dal precedente anno scolastico e ha nuovamente causato problemi a numerosi utenti, non tenendo in considerazione diversi parametri utili per un corretto assestamento della situazione come, ad esempio, il numero di titoli accademici detenuti dal docente.
Il risultato è che molti insegnanti che detenevano posizioni elevate in graduatoria si sono ritrovati scavalcati senza alcun tipo di criterio da altri colleghi molto meno qualificati o con posizioni più basse all’interno della suddetta graduatoria.
Una procedura che avrebbe dovuto finalmente ristabilire un ordine nel caos dell’assegnazione delle cattedre scolastiche, piagata da graduatorie folli, criteri incomprensibili, cattedre blindate e una generale disorganizzazione tanto ridicola da sembrare uscita da una satira post-moderna, si è invece rivelata l’ennesima fregatura da due lire, in cui probabilmente si sono investiti milioni di euro per un prodotto digitale scadente e pieno di falle che potrebbe fare concorrenza in squallore e inefficienza con l’ormai famigerato portale di Italia.it, primo grande scandalo di sperpero inutile di denaro nel campo del digitale da parte dello stato italiano.
L’Alleanza Verdi-Sinistra, nelle figure dei primi firmatari Franco Mari ed Elisabetta Piccolotti si è rivolta, a nome degli insegnanti in protesta di tutta Italia che si sono visti ingiustamente stroncare dall’algoritmo mai corretto dall’anno scorso, al ministro Valditara con un’interrogazione parlamentare, al fine di chiarire perché le problematiche della piattaforma non sono state corrette e rettificarne in seguito gli errori e le falle per evitare che questo “incidente” abbia modo di ripetersi.
Questo ennesimo caso di “inettitudine digitale” dovrebbe far riflettere sul come la “modernizzazione” di questo paese stia andando avanti. Stessi problemi, farraginosità, incompentenze e truffe da cacciavitari nascoste sotto una GUI scintillante che alla nostra classe dirigente cresciuta col Commodore 64 sembra uscita da 2001: Odissea nello Spazio.
E nel frattempo, qualcuno anche quest’anno starà a casa a girarsi i pollici, maledicendo HAL 9000 e i suoi padri ottuagenari per averlo fatto scavalcare per l’ennesima volta in vent’anni da qualche ragazzino appena entrato in graduatoria. L’unica differenza è che si ritroverà ad urlare in faccia a uno schermo.