Lamorgese vola in Puglia, promettendo un intervento dello Stato contro la criminalità organizzata. E il giorno dopo un attentato distrugge una vettura di un assessore locale. Lamorgese vola a Milano, promettendo un intervento dello Stato contro le gang di giovani criminali che imperversano indisturbate per la città. E il giorno dopo una delle tante bande giovanili assalta un tram proprio a Milano. Per poi andarsene indisturbati, come sempre.
È quasi una presa in giro nei confronti di un ministro degli interni che ha raggiunto livelli incredibili di ridicolo. Senza che senta il dovere di dimettersi.
Ma il ridicolo dilaga. Ed il Tg5 spazzatura giustifica la teppaglia spiegando che, poveretti, i teppisti hanno problemi di solitudine. Così solitari da agire in 15/20 contro uno. Per i buonisti televisivi quanti teppisti dovrebbero comporre una banda affinché i poveri teppisti non soffrano di solitudine?
La realtà è che non si vuole intervenire contro queste bande. Perché troppo spesso sono composte da giovani stranieri o da figli di immigrati. E sarebbe politicamente scorretto punirli, spedirli in galera. Così i membri delle bande si sentono autorizzati a delinquere sicuri non solo dell’impunità ma persino della solidarietà e della comprensione da parte delle istituzioni.
“Bisogna capirli”, “bisogna comprenderli”, “bisogna aiutarli”. E loro scippano, stuprano, rapinano, si sparano tra loro, occupano gli spazi e cacciano gli sfigati milanesi che, ovviamente, non hanno alcun diritto, tantomeno quello di essere difesi. Come non hanno diritto alla casa, occupata dagli abusivi che nessuno fa sloggiare. Le eroiche truppe di Lamorgese e di Beppe Sala sono impegnatissime a punire chi prova a creare assembramenti, chi osa entrare al bar senza mascherina e senza mostrare il Green Pass. Ma se gli assembramenti sono composti dai giovani delle bande, allora si può far finta di niente. E poi si sa, nei bar entrano per rapinarli, mica per prendere un caffé.
Così, visto che non ci si può fidare delle promesse e degli impegni di Lamorgese, l’unica soluzione è seguire l’esempio di Sala: ignorare il problema e puntare sui media di regime che minimizzano gli atti di teppismo e criminalità.