Marco Bussetti: chi era costui?
Sono davvero in pochi a sapere che il suddetto è nientepopodimenochè il ministro dell’istruzione pubblica, o, come si dice oggi, il titolare del dicastero del MIUR, Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca.
Il successore della Fedeli (che tutti gli insegnanti conoscevano perfettamente), l’oscuro ministro, è un ex insegnante di ginnastica che dal 2014 aveva occupato un posto dirigenziale nel provveditorato agli studi di Milano.
Dal 1 giugno è diventato ministro in quota Lega, ma da allora è rimasto costantemente nell’ombra, mentre dagli uffici del suo ministero venivano emanate circolari devastanti e i decreti attuativi della famigerata “Buona scuola” di renziana memoria.
Circolari e decreti di cui non siamo in grado di sapere quanto lui, e i componenti del suo governo, fossero effettivamente a conoscenza.
Tant’è: quelle circolari e quei decreti sono stati puntualmente recapitati alle scuole sconvolgendo le mattinate, i pomeriggi e (spesso) anche le notti della maggior parte dei prof.
Turbamenti che il corpo docente non ha ancora finito di digerire del tutto.
Ma ecco che, nei giorni scorsi, il ministro Bussetti è venuto finalmente allo scoperto. Lo ha fatto prima intervenendo ad un incontro del Garante dell’Infanzia Ragazzi al Centro; e poi intervenendo alla trasmissione “Un Giorno da Pecora“, su Rai Radio1, ospite di Giorgio Lauro e Geppi Cucciari.
Nel corso di quest’ultima intervista il ministro ha dichiarato: «Vorrei sensibilizzare il corpo docente e le scuole a un momento di riposo degli studenti e delle famiglie affinché vengano diminuiti i compiti durante le vacanze».
E ha aggiunto: «Vorrei dare un segnale, perché questi giorni di festa siano un momento di riposo per gli studenti e le famiglie. Spero che durante le feste possano stare più insieme e fare altro».
E sulle possibili attività da sostituire allo studio, il ministro ha suggerito di dedicarsi alla lettura e ai propri hobby, «fare movimento e andare a vedere delle mostre».
A conclusione del suo intervento Bussetti ha anche dichiarato che a breve arriverà «una circolare per sensibilizzare le scuole e il corpo docente affinché vengano diminuiti i compiti per le vacanze di Natale».
L’idea ci sembra eccellente! Da sempre, infatti, troppi docenti si dimenticano che le vacanze natalizie sono più corte di quelle estive, e se si fa la tara dei festivi, i giorni di vacanza effettivi sono davvero pochi: per esempio quest’anno, al netto di sabati, domeniche, vigilie e festività, saranno soltanto cinque.
Bene, dunque, che si voglia alleggerire il carico di lavoro degli studenti consentendo loro di riposarsi un po’ in vista della ripresa del 7 gennaio. Ma non sarà forse il caso che il responsabile del dicastero si interessi un po’ di più di quanto trapela dagli uffici di sua competenza verso le scuole?
Non pretendiamo che lo faccia nel periodo natalizio: anche lui avrà bisogno di un periodo di pausa. Ma dopo l’Epifania…