Dehors selvaggi, nelle città italiane? È il rischio che si corre – secondo Raniero Albanesi, presidente di Mio Italia (l’associazione degli operatori dell’accoglienza, dai bar ai ristoranti, dagli hotel al catering – dopo la proroga al 31 dicembre di quest’anno dei provvedimenti relativi appunto ai dehors. Un provvedimento sacrosanto, secondo Mio Italia, ma che rischia di essere vanificato dell’interpretazione di alcune amministrazioni comunali che hanno intimato agli esercenti di smantellare le strutture esterne. Serve, dunque, un intervento per far chiarezza e far comprendere gli errori che si stanno commettendo in alcune località.
Ma Albanesi si aspettava anche altri interventi, a partire dalla proroga dell’imposta di bollo richiesta per i dehors. Perché è vero – spiega – che i fatturati del 2022 sono tornati in linea con quelli del 2019, ma non i margini netti, a causa degli aumenti delle materie prime, dei costi dell’energia, senza dimenticare che è terminato il periodo di moratoria previsto per i debiti contratti in relazione al periodo del covid.
Le perplessità sui provvedimenti del Milleproroghe, però, sono numerose. A partire dalla mancata sterilizzazione degli oneri di sistema per l’energia anche per le aziende che hanno una potenza installata inferiore ai 16,5 kw. “E siamo ancora in attesa – conclude il presidente di Mio Italia – che sul sito di Invitalia esca il bando, firmato il 28 agosto 2022, dall’ex ministro del Mipaaf, poi approvato ma non ancora operativo, che prevedeva un fondo perduto del 70% sino a un massimo di 30.000 euro per l’acquisto di nuovi beni strumentali”.
Evidentemente il cognato ministro Lollobrigida non ha tempo per occuparsene, visto che deve già impegnarsi per far arrivare mezzo milione di immigrati da ogni parte del mondo.
1 commento
bisogna sollecitare ed esigere che il governo si decida immediatamente a prendere i provvedimenti per favore le attività imprenditoriali turistiche
QUINDI OCCORE SVEGLIARSI E FARE SENTIRE LE PROPRIE RICHIESTE!!!!