“Ma non ci staranno a prendere in giro, questi?”. La Sora Lella utilizzava un’espressione più cruda, ma il senso è lo stesso. Arrivano i dati del mercato europeo dell’auto e l’impressione di essere vittime di una colossale truffa si rafforza. Da ormai tre mesi, peraltro. Perché, per tredici mesi consecutivi, ci hanno raccontato che il mercato crollava perché mancavano le auto nuove. E mancavano perché la situazione internazionale era tale da provocare una carenza degli indispensabili microchip.
Tredici mesi di flessione ed ora tre di inversione di tendenza, come ha ricordato Gian Primo Quagliano, presidente del Centro studi Promotor. Dunque la crisi era iniziata ben prima dell’inizio della guerra in Ucraina. Ed era iniziata mentre la domanda cinese si riduceva a causa delle chiusure per il Covid. Ovviamente la guerra aveva fatto ulteriormente rallentare la commercializzazione dei microchip.
Così, inevitabilmente, i consumatori hanno dovuto ripiegare sulle auto usate. Il cui prezzo è schizzato sempre più in alto. Un affare, per il mondo dell’auto. Perché si sono svuotati piazzali e magazzini non a prezzi di saldo, come era sempre accaduto, bensì a prezzi d’affezione. E, miracolosamente, non appena l’usato è stato smaltito in abbondanza, i microchip sono riapparsi. Nonostante l’allentamento delle restrizioni in Cina, per rilanciare la domanda. E con i microchip sono riapparse anche le vetture nuove. Che, naturalmente, hanno prezzi più elevati, poiché si è creato un “effetto attesa” che giustifica i rincari.
Tra l’altro – ha sottolineato Quagliano – a livello europeo le vendite sono ancora molto lontane dai numeri raggiunti nel 2019, dunque ci sono ampi margini per proseguire con questa colossale presa in giro nei confronti dei consumatori. E non soltanto per ciò che concerne l’auto. La medesima strategia è stata utilizzata in altri comparti. Si è ridotta la produzione, si sono accollati allo Stato i costi di disoccupazione e cassa integrazione, si sono fatti sparire i prodotti aumentando i prezzi dei pochi articoli rimasti in vendita, si è creata un’attesa artificiosa e, poi, si sono rimessi in vendita i prodotti a prezzi più elevati. Dopo aver svuotato i magazzini di articoli obsoleti che, altrimenti, non avrebbero più avuto la benché minima richiesta.
Sì, la Sora Lella aveva perfettamente ragione.
2 commenti
LE VENDITE DELLE AUTO NUOVE SARA’ DESTINATA ED UNA NETTA RIDUZIONE.
Gli automobilisti sono scontenti di quanto viene proposto dalle case automobiliste, solo vetture ibride oppure elettriche inaffidabili e con costi di manutenzione eccessivi.
Ormai la gente ha compreso che si cerca di truffarli proponendo modelli che hanno caratteristiche demenziali con troppi congegni che si guastano facilmente e che comunque non sono di nessuna utilità
La classica vettura economica per le famiglie è non è più disponibile!!!!!
le vetture elettriche hanno troppi difetti e sono troppo scomode per i tempi delle ricariche, soprattutto per l’utilizzo quotidiano di ha percorrenze abbastanza elevate
LE VENDITE DELLE AUTO NUOVE SARA’ DESTINATA ED UNA NETTA RIDUZIONE.
Gli automobilisti sono scontenti di quanto viene proposto dalle case automobiliste, solo vetture ibride oppure elettriche inaffidabili e con costi di manutenzione eccessivi.
Ormai la gente ha compreso che si cerca di truffarli proponendo modelli che hanno caratteristiche demenziali con troppi congegni che si guastano facilmente e che comunque non sono di nessuna utilità
La classica vettura economica per le famiglie è non è più disponibile!!!!!
le vetture elettriche hanno troppi difetti e sono troppo scomode per i tempi delle ricariche, soprattutto per l’utilizzo quotidiano di ha percorrenze abbastanza elevate
QUESTA RIDUZIONE NEL MERCATO EUROPEO SARA’ ANCORA PIU’ GRAVE, ANCHE PER LE NORME DEMENZIALE E TOTALMENTE SBALIATE CHE SI SONO IMPOSTE
IN FUTURO SOLO I POLITICI POTRANNO DISPORRE DELLE VETTURE, POICHE’ PER LORO SONO GRATIS