Ci ha provato. Il pazzo criminale di Kiev ha provato ad obbligare la Nato ad intervenire direttamente nella guerra contro la Russia. E, per questo, due missili sono caduti in territorio polacco, ammazzando due contadini. Ovviamente gli atlantisti de noantri hanno subito puntato l’indice contro questo proditorio attacco russo. Crosettiani, renziani, calendiani, nullisti lettiani erano già pronti ad inviare gli immancabili aiuti militari italiani all’amico governo di Varsavia.
Oddio, proprio amico no. Basta andare a rileggere o a riascoltare le dichiarazioni di odio della sinistra italiana nei confronti del governo polacco. Varsavia e Budapest: la vergogna dell’Europa, l’Europa di serie B amata da Meloni, i nemici della libertà e dei diritti civili. C’è solo l’imbarazzo della scelta. Però se la Polonia viene colpita dai missili cattivi di Putin, allora si dimentica tutto e si piazzano un po’ di armi.
Peccato che i missili che hanno ucciso i due polacchi non fossero russi. Erano ucraini. Ed è scattata la solita patetica marcia indietro. Nessuna criminale aggressione russa ma solo un piccolo incidente sfortunato. È come se, da Milano, partisse un missile destinato alla Libia e, invece, colpisse l’Islanda. Un errorino, niente di che. Il missile è partito per conto suo e si è scelto il percorso a caso. Ma Zelensky non se n’era accorto. Con tutti i missili che spara ogni giorno, mica può conoscere il percorso di ognuno nei minimi particolari. E non può neppure sapere quanti missili abbia a disposizione. Così se un paio se ne vanno a zonzo per l’Europa, il cabarettista di Kiev non lo sa e, per non sbagliare, dà la colpa a Putin. “Non sono stato io a rubare la marmellata. E neppure a lanciare i missili contro la Polonia. Dunque la Nato deve intervenire “.
Peccato che, in teoria, ora dovrebbe intervenire contro gli ucraini. Meglio far finta di niente. E poi, chi garantisce che i due polacchi assassinati non fossero dei sostenitori di Putin? Meglio prevenire che curare. Un paio di errori, un paio di morti, ma per la guerra nucleare il povero Zelensky dovrà inventarsi qualcosa di diverso.
Quanto ai twittatori seriali da Bali e da Roma, han fatto finta di niente. I cinguettii contro Putin andranno benissimo per un’altra occasione. Nel frattempo, magari, si può correre ai ripari scegliendo uffici stampa un po’ meno incapaci. Perché il vento sarà anche cambiato, ma l’incompetenza è rimasta la stessa.