Un esercizio interessante ed utile per comprendere la realtà odierna consiste nell’andare a rileggere, dopo alcuni anni, le previsioni dei vari esperti nei differenti settori. “Misto Europa”, libro di Beda Romano, è stato pubblicato nel 2008 da Longanesi. Ed è il resoconto di un viaggio tra gli stranieri approdati nei Paesi europei. Un viaggio da Alice nel paese delle meraviglie. Perché solo pochi cenni sono dedicati alle violenze di ogni tipo nelle banlieues delle grandi città europee. Ed anche il terrorismo serve esclusivamente a ribadire che i vantaggi dell’invasione sono decisamente superiori a quei piccoli inconvenienti provocati da terroristi e delinquenti.
D’altronde il libro vuole dimostrare l’inevitabilità del meticciato e, dunque, si intervistano solo stranieri per bene, inseriti, con belle famiglie ed ottimi redditi. Magari si eccede un po’ nell’entusiasmo, quando si spiega che un terzo dei passeggeri dello scalo aereo di Pescara è composto da stranieri che tornano a casa. Un esodo, evidentemente, spalmato nell’arco dell’intero anno. E solo in una direzione. Gli stranieri arrivano a nuoto e ritornano a casa in aereo.
A distanza di 14 anni, però, le illusioni si sono rivelate sostanzialmente fallaci. Sono aumentati i flussi, non è aumentata l’integrazione. L’autore si interroga se sia preferibile il multiculturalismo o l’assimilazione, poi sostiene che non c’è nulla di male se gli europei, a casa propria, rinunciano alle proprie tradizioni per non infastidire gli ospiti non invitati. Ospiti che, ovviamente, non devono rinunciare alle loro tradizioni, imponendole anzi agli europei.
Non solo in ambito religioso (via i crocefissi da scuola, ma libertà di indossare il velo islamico), ma anche culturale, gastronomico. E tutto, di conseguenza, andrà meglio. Il Pil europeo ed italiano volerà in alto a ritmi vertiginosi, l’occupazione crescerà, la cultura riceverà una spinta fenomenale, il giornalismo migliorerà. Non è andata proprio così. Non è andata per nulla così. Sì, l’integrazione tra europei è realtà, ma il meticciato è altra cosa. Ed anche se i figli di coppie miste europee/extraeuropee sono aumentati di numero, tutti i risultati dell’invasione sono negativi. La scuola, soprattutto quella italiana ma non solo, ha visto il crollo della preparazione e della qualità dell’insegnanento. La cultura non si sa cosa sia, soppiantata dal politicamente corretto che è la negazione di ogni cultura. La vivibilità nelle periferie è peggiorata. Il giornalismo ha toccato fondali di squallore che neanche la Fossa delle Marianne..
Ma anche sul fronte economico è andato tutto male. Con la riduzione dei diritti dei lavoratori, con salari da fame, con stragi quotidiane sui posti di lavoro. Con imprese sempre meno competitive rispetto alla concorrenza mondiale.
Ed ora si deve fare i conti con la nuova migrazione, in arrivo dall’Ucraina, che non sostituisce ma si somma a quella proveniente dall’Africa e dall’Asia. Nel 2008 Romano auspicava norme che favorissero le assunzioni e le carriere degli stranieri extraeuropei a danno dei cittadini europei. Non è andata così, per fortuna. Ma come ci si comporterà con gli ucraini? Per ora sono fuggiti in più di 4 milioni. Una parte rientrerà in patria alla fine del conflitto, altri preferiranno restare in Europa occidentale. Con costi colossali per abitazioni, scuole, sanità. L’integrazione sarà ovviamente molto più facile, al di là dei problemi linguistici. Ci sarà però da recuperare le risorse, da qualche parte occorrerà toglierle. Con inevitabili tensioni. Si impoveriranno ulteriormente gli europei o si taglieranno le spese per i migranti in arrivo da altri Paesi?