Il CONI andrebbe eliminato. O, perlomeno, riformato radicalmente. L’ultima, per ora, assurdità dell’assurdo Malagò è la richiesta di spostare i Mondiali di sci di Cortina dal 2021 al 2022.
Dunque, secondo il padrone dello sport italiano, le gare di sci valide per i mondiali si svolgerebbero subito dopo aver disputato le gare di sci valide per le Olimpiadi invernali. Un’idiozia galattica. Ma che illustra perfettamente lo stato di salute mentale dei vertici dello sport italiano.
Il calcio, secondo loro, può ripartire anche subito. Perché la marcatura a uomo, l’attaccamento nelle barriere, le mischie in area non rappresentano un problema. Mentre l’affollamento nella zona del cancelletto di partenza di uno slalom è super rischioso.
La scusa, però, è quella degli eventi collaterali che coinvolgono il pubblico. Dunque ciò significa che anche il prossimo anno il campionato di calcio e qualsiasi campionato degli altri sport dovrà svolgersi a porte chiuse. Se no la disparità di trattamento sarebbe eccessiva. Ed intollerabile.
È evidente che Malagò deve essere imparentato con Boccia, considerando la capacità di provocare danni. Perché questa strana coppia di irresponsabili non si rende neppure conto degli effetti delle proprie sparate.
Restando allo sci, il rinvio di un anno dei mondiali dovrebbe portare alla cancellazione dell’intera Coppa del mondo 2020/21. Perché se i mondiali non hanno senso senza il pubblico, lo stesso dovrebbe valere per ogni appuntamento di Coppa. Non si potrà festeggiare a Kitzbuhel? In Val d’Isère? Ad Adelboden? A Garmisch-Partenkirchen? A Kranjska Gora?
Oppure, semplicemente, la Coppa del mondo si può fare perché in Slovenia, in Austria, in Germania, in Svizzera, in Francia le pecore stanno nell’ovile e le persone potranno andare a seguire le gare? Magari con una sciarpa sul viso, ma senza annullare tutto, come piace a Malagò e Boccia.