Sta diventando sempre più diffusa la MoleCola, azienda piemontese che produce bibite alla cola utilizzando prodotti a chilometro zero o tramite il commercio equo solidale. Informiamoci sulla MoleCola, la bibita italiana a chilometro 0.
Che cos’è la bibita MoleCola
Nata nel 2013 a Torino, MoleCola è un soft drink che viene prodotto esclusivamente in Italia. La ricetta piemontese è esclusiva e risale ad un libro di ricette del 1854. Gli ingredienti italiani sono selezionati. Il nome si ispira al simbolo di Torino per antonomasia, la Mole Antonelliana, e alla cola. La Mole è visibile in una versione stilizzata nell’involucro delle bibite. Di conseguenza, a primo impatto si può intuire l’identità dell’azienda.
Il brand comprende una gamma completa di bibite alla cola, con e senza caffeina e con sucralosio al posto dello zucchero. Nasce come alternativa più genuina delle celebri cole statunitensi. I loro valori sono piuttosto chiari e lampanti. La bibita in questione è il risultato di un’idea chiara messa in pratica da più aziende. Hanno gli stessi principi nobili. inoltre, cercano di mantenere la propria linea su tutte le fattispecie possibili.
L‘obiettivo della bibita MoleCola
Un concentrato di italianità: si potrebbe sintetizzare così l’essenza di Molecola, la prima cola 100% made in Italy. Ispirata alla riscoperta di un’antica ricetta piemontese di fine Ottocento e venduta in bottiglie di vetro dal design particolare. Attualmente MoleCola si può trovare in alcune grandi catene di distribuzione, ad esempio la Coop e in alcuni mercati premium, come Eataly.
L’obiettivo della campagna è quello di spingere il consumo e l’acquisto di MoleCola nell’area Nord d’Italia, dove è concentrata la distribuzione, per un discorso di identità. In Piemonte i risultati sono maggiormente evidenti, mentre nelle regioni confinanti si sta espandendo.
Il marchio Italcheck garantisce l’italianità del prodotto, così i clienti sono sicuri dell’acquisto. Organismo senza scopo di lucro, si occupa della tutela dei prodotti totalmente italiani. Per il brand è un successo avere questo riconoscimento. Inoltre, è anche un giusto premio per la loro coerenza aziendale.
l’attenzione all’ambiente di MoleCola
MoleCola è un esempio di eccellenza tutta italiana attenta all’ambiente. Infatti, oltre che in lattina, viene venduta esclusivamente in vetro per poter garantire al meglio e al più a lungo possibile il sapore della bevanda. MoleCola in vetro è realizzata utilizzando esclusivamente acqua minerale naturale delle Alpi Marittime Piemontesi.
Hanno cercato di differenziarsi anche tramite una caratteristica unica: la bottiglia. Si chiama 90.60.90 ed è un oggetto che gioca con forme sinuose. Ricorda quelle del corpo delle dive degli anni ‘50, capace di esaltare le particolarità del prodotto nel contesto della ristorazione. Il loro vetro è totalmente riciclabile. Per questo motivo, vi è una sezione del sito in cui si consigliano altri utilizzi della bottiglia. I risultati dei clienti possono essere inviati all’azienda. Anzi MoleCola stessa invita ad essere sempre più fantasiosi.
La colalborazione della bibita con Renken
Dal 2016, vi è un rapporto tra le due parti. Renken è un’associazione torinese di cooperazione internazionale senza fine di lucro. Dopo un viaggio in Senegal di alcuni soci fondatori, nasce nel 2006. I loro progetti hanno lo scopo di migliorare la vita non eccelsa. Specialmente, in alcune zone del Senegal. Migliorare la loro situazione sanitaria e l’istruzione, questo è l’obiettivo. In alcune località solo il 60% dei bambini possono andare a scuola. Il tasso di mortalità infantile è piuttosto alto. Forniscono aiuti anche nello Stivale, cercando di aumentare la sensibilizzazione e l’educazione allo sviluppo.
Nel dettaglio, MoleCola donerà all’associazione una parte dei ricavati. Inoltre, la pubblicizzano inserendo il loro logo con tanto di didascalia nelle lattine. I soldi che ottengono sono destinati all’ambito della formazione primaria.
Nel 2019 la loro collaborazione cresce maggiormente, diventando più ambiziosa. Nel villaggio di Abene, nel sud del Senegal, le famiglie locali si occupano di due appezzamenti di terreni in cui sono stati piantati alberi di cola. Di conseguenza, verranno utilizzati da MoleCola come materia prima di vitale importanza.
Se vi siete sentiti solidali leggendo il pezzo, non perdetevi l’articolo sulla situazione burundese!