Costruire il contropotere territoriale. No, non è una riedizione degli slogan dell’Autonomia operaia degli anni di piombo. È l’obiettivo della scuola di formazione politica organizzata a Torino da Nazione Futura e Rinascimento Europeo. Un obiettivo intelligente per due associazioni legate a Fdi e consapevoli della necessità di creare una classe dirigente meno ridicola di quella attuale. Ogni sabato, da ieri sino a metà maggio, per provare a costruire una alternativa credibile al “Sistema Torino” ed all’attuale Sottosistema che tanti danni hanno provocato alla città.
Curioso che, all’inaugurazione del corso, sia intervenuto l’assessore regionale Andrea Tronzano, di Forza Italia, ma nessun rappresentante di Fratelli d’Italia che, anzi, ha organizzato un banchetto proprio in concomitanza con l’iniziativa di Nazione Futura. Non solo la Trimurti è fallita, ma anche all’interno di ognuna delle tre formazioni si accentuano le distanze. Ed è il modo migliore per garantire la sopravvivenza del Sottosistema Torino.
Nazione Futura, comunque, ci prova. E la partecipazione alla prima lezione va, probabilmente, al di là delle più rosee previsioni. A dimostrazione di una necessità sentita di maggior formazione, di capacità di comprendere il cambiamento in atto, di elementi per costruire un futuro diverso da quello prospettato dal Sottosistema.
Voglia di cambiare, desiderio di essere protagonisti. Magari partendo dal basso, dai quartieri, dal piccolo territorio. Ma per farlo c’è finalmente la consapevolezza che serve essere preparati e non solo cooptati per meriti che nulla hanno a che fare con studio, intelligenza, professionalità, competenza. Si è partiti con Commodo, Galasso, Ronco, De Benedictis, Croce. Scelta di alto livello. Ed è già un significativo cambio di prospettiva.