Un’infermiera alla Sanità? Nooo! Un nemico dell’invasione agli Interni? Nooo! Il destracentro si sbrana sui ministeri considerati fondamentali: esteri e difesa per accontentare Washington, economia e finanza per ubbidire a Bruxelles, sanità e infrastrutture per soddisfare gli appetiti dei partiti, interni e giustizia per seguire gli ordini di Mattarella e magistrati, agricoltura e turismo per piazzare gli esuberi più sfigati.
E nessuno che rivendichi la cultura. Sì, quella cosa strana legata ai libri, all’arte, all’architettura, al cinema, alla musica. Quella cosa strana per la quale l’Italia del Rinascimento rappresentò un faro nel mondo. Ma il Rinascimento è lontano, soprattutto dai partiti. Soprattutto dal destracentro sempre più fluido e sempre meno interessato agli aspetti culturali. Eppure la cultura è la base di ogni cambiamento politico e sociale. Ma, probabilmente, la destra fluida non è interessata a cambiare la società.

L’unico ad essersi accorto che esiste la cultura è Vittorio Sgarbi, ma lui è un irregolare. Irregolare ma intelligente. E, di conseguenza, perfettamente consapevole dell’importanza di un ministero che – a seconda di come viene organizzato – può occuparsi di arte e di università, di musei e di ricerca. Ma sono settori così lontani dalla destra fluida che la nuova maggioranza non è neppure in grado di comprendere l’immenso flusso di denaro legato a queste attività.
Meglio occuparsi di fognature e ponti, di macchinari per gli ospedali e di acquisti di vaccini. I soliti appalti, i soliti costi che lievitano per asfaltare una strada. Basta un geometra. Per la cultura, invece, bisognerebbe avere una preparazione particolare, specifica. E quando si parla di cultura, la destra fluida è sempre pronta a metter mano non alla fondina ma almeno alla fontina. Terrorizzata all’idea di affidarsi ad uno come Sgarbi, incontrollabile, o ad uno come Buttafuoco, troppo libero.
Dunque perché non affidare il Ministero della Cultura a Ronzulli? Non farà più danni di quelli arrecati alla scuola da Moratti e Gelmini. Affiderà tutto a qualche esponente della gauche quinoa e tutti saranno soddisfatti. Tranne la cultura.