Le loro maestà si sono incontrate, non a caso, nella reggia di Versailles. Luogo perfetto per chi ha cancellato les citoyens per tornare a comandare su una massa di sudditi. In teoria, però, l’agenda in discussione è – per una volta – di alto profilo. Nientepopodimeno che l’esercito europeo. Una chimera, un’utopia, un’illusione che si trasforma in speranza. E lì finisce. Perché l’idea che gli atlantisti di casa nostra – e non solo di casa nostra – riescano a trovare un briciolo di coraggio e di dignità per smettere di fare i servitori di Washington, proprio non esiste.
Eppure con un esercito europeo svincolato dalla Nato, la guerra in Ucraina non sarebbe mai scoppiata. Perché Putin non si sarebbe sentito accerchiato da forze militari aggressive e da una politica espansionistica. E l’Ucraina avrebbe anche potuto decidere di aderire all’Unione europea senza suscitare allarmi. Ma la Storia non si fa con i “se” e, dunque, ci si ritrova nel caos più completo.
Un caos di cui qualcuno approfitta. Ed a Versailles si discute anche di come affrontare l’emergenza energetica, nell’attesa che le fonti alternative sostituiscano gas e petrolio. Occorreranno parecchi anni e nel frattempo non si può fermare tutto, rinunciare a cucinare, a riscaldarsi, a produrre, a spostarsi. Certo, l’eroico Alessandro Gassman ha comunicato al mondo intero, con un tweet, che a casa sua ha abbassato il riscaldamento a 18 gradi. Un combattente nato. Potrebbe accompagnare Fabrizio Corona a combattere in Ucraina.
Ma pensionati, bambini e normali persone prive di spirito eroico vorrebbero continuare a vivere serenamente, anche perché non tutti abitano in località dove i gradi esterni sono più di 20 e, dunque, il calorifero possono anche spegnerlo.
Nessuna paura: a loro pensa Cingolani. Che predisporrà nuovi rigassificatori per poter importare gas dal padrone americano. Arriverà via nave, costerà di più e, ovviamente, inquinerà perché attraversare l’Oceano in nave non è proprio il massimo per l’ambiente. Deve essere una nuova frontiera della transizione ecologica. In questo modo gli Usa incasseranno denaro e renderanno l’economia italiana sempre meno competitiva.
Chissà se, in cambio, Cingolani e Draghi otterranno un altro viaggio premio a Versailles o se il padrone americano regalerà loro un soggiorno a Disneyland.