Hanno perso ogni pudore i politici italiani. Tutti. A prescindere dalla collocazione partitica. Senza il minimo rispetto per un popolo che dovrebbe essere il loro popolo, sono impegnati esclusivamente a cercare un modo per far digerire la stangata definitiva per impoverire gli italiani. Le dichiarazioni a proposito dell’aumento del prezzo dell’energia, con tutto ciò che comporta in termini di conseguenze sulle aziende e sul potere d’acquisto delle famiglie, sono praticamente identiche.
Nella migliore delle ipotesi propongono un minimo sconto per i più poveri, creando le condizioni affinché anche ciò che resta del ceto medio si impoverisca. Mentre Sua Mediocrità Mario Draghi si sente offeso anche solo dalle richieste. Ed i suoi chierici si indignano perché le richieste dei partiti fanno sembrare che il povero Draghi abbia delle responsabilità nell’aumento dei prezzi. Già, perché chissà chi è stato ad applicare le sanzioni contro la Russia, per accontentare Biden e Zelensky.
Il popolo italiano non ha dichiarato guerra a Mosca, Draghi sì. Facendo pagare ai cittadini i costi del suo servilismo. Ma per lui va bene così. Lui non ha problemi a pagare i costi assurdi del funzionamento di un frigorifero o di una lavatrice. Ma anche questo è un indizio ben preciso di quali siano gli obiettivi di questi maggiordomi atlantisti. Un popolo più povero, più sporco, che mangia peggio. Bisogna demoralizzare i servi affinché non abbiano più la forza morale di ribellarsi. Abbrutiti, esattamente come i Proles descritti da Orwell in 1984. Un partito interno di oligarchi privilegiati sotto il controllo del Grande Fratello, un partito esterno per svolgere i compiti amministrativi e l’85% di proletari privi di diritti.
Il modello perfetto per l’Italia atlantista. E obbligare i sudditi ad essere sporchi, maleodoranti, affamati e infreddoliti è un sistema ideale per togliere, progressivamente, anche la dignità. E senza dignità il controllo diventa sempre più facile.
Basterebbe iniziare a sedersi intorno ad un tavolo ed a discutere con i russi. Lo ha chiesto persino il sindaco di Odessa, in uno slancio di buon senso e di attenzione al dato di realtà. Ma i nostri mercanti di armi non sono d’accordo. Loro vendono missili e cannoni, mica lavatrici.