“State a casa”. Il mantra della vigliaccheria globalizzata va bene per tutto. Come quegli abiti buoni per ogni occasione, facili da portare, abbinabili con qualunque capo. Arriva il Covid? State a casa. Nevica? State a casa. Rischio pioggia? State a casa. C’è il sole? State a casa. Il mondo degli psicolabili, dei ritardati mentali trasformati in ministri in ogni angolo del pianeta.
Non sanno come affrontare le emergenze. Inaccettabile ma persino comprensibile. Però non sanno neppure come affrontare la normalità. Perché persino il premier spagnolo Sanchez, che un genio non è, dovrebbe avere una vaga idea che d’inverno fa freddo, e a volte nevica checché ne pensi Greta, e che d’estate è normale che faccia caldo. Ed allora un governo, benché guidato da un incapace fazioso, predispone degli spazzaneve in inverno e degli ombrelloni in estate.

Troppo difficile. Meglio ordinare di stare chiusi in casa. Così il popolo non si riunisce, non si confronta, non fa gruppo contro gli idioti che lo rovinano. Quattro soldi di mancia ed i sudditi vigliacchi non protestano più. Anzi, se si indignano è contro i giovani incoscienti che pretenderebbero persino di vivere, di amare. Quei giovani che, stanchi di un anno di repressione e di arresti domiciliari, si danno appuntamento in piazza per picchiarsi. Stupido, ma unico, modo per esprimere la loro voglia di uscire, di ribellarsi a famiglie vigliacche che vorrebbero impedire agli adolescenti di vedere gli amici, di amarsi, di conoscersi.

Forse il passaggio successivo, a fronte della nuova ondata di repressione, sarà quello di aggredire i carcerieri di famiglia, padri e madri che seminano terrore. Qualcuno riuscirà a trasformare i figli in conigli asociali, altri rischieranno esplosioni di violenza domestica. Purché i figli, mentre picchieranno i genitori vigliacchi, indossino la mascherina..