Lo avevamo visto e sentito su tutti i social esortare i fedeli a bere vino. Perché “in Paradiso si beve vino”. Don Pietro Cesena è balzato agli onori delle cronache dopo il suo messaggio originale lanciato ai fedeli durante le messa di Natale. Ma nella notte tra il 25 e il 26, il parroco di Borgotrebbia si è sentito male ed è stato ricoverato nell’ospedale di Piacenza. Il sacerdote è risultato positivo al Covid e gli è stata diagnosticata una polmonite bilaterale.
Il video della sua messa è diventato virale sul web: «Bevete vino, gli astemi non vanno in paradiso».
In vino veritas è un proverbio latino che letteralmente significa: «nel vino è la verità». Ciò significa che quando una persona è alticcia ha i freni inibitori rilassati e può facilmente rivelare fatti e pensieri veritieri che da sobrio non direbbe mai.
Non v’è dubbio che a volte la disinibizione che producono l’alcool, la rabbia, l’ansia o l’immaturità può rivelare la “verità” che non siamo in grado di esprimere, quando acquistiamo padronanza della nostra coscienza. Così deve avere pensato Don Pietro Cesena: “Vi invito oggi a mangiare bene e a bere con abbondanza, ma non la Coca-Cola! Vino buono, perché il vino è segno della vita eterna! In paradiso fratelli miei gli astemi non potranno entrare, perché si beve il vino”.

Fu un altro storico romano, Tacito, a descrivere come i popoli germanici erano abituati a bere durante le riunioni del consiglio, in quanto ritenevano che, da ubriachi, nessuno potesse mentire.
Il sacerdote era salito già agli onori della cronaca, nell’aprile scorso, in pieno lockdown. In quell’occasione, nonostante i divieti decise di officiare ugualmente la Messa e per questo venne sanzionato, dovendo pagare 400 euro di multa. Davanti alle telecamere del Tg2 il don aveva ribadito energicamente il diritto dei fedeli di ricevere l’Eucaristia.
Don Cesena sembra aver convinto fortemente i suoi parrocchiani, i quali gli hanno tributato scroscianti applausi e forti ovazioni mentre ancora stava parlando.