Eh, signora mia, la gente sta cambiando abitudini. Non va più a cena nei ristoranti e nelle pizzerie, ma solo perché ha paura del Covid. È prudente, la nuova gente italiana. Si affolla in minuscoli bar all’ora di pranzo, perché Brunetta ha detto che il lavoro in presenza fa bene alla salute ed in pausa pranzo il virus si riposa. Ma se il lavoratore vuole uscire la sera invece di stare a casa, allora il virus si apposta e colpisce. Infallibile.
E poi, signora mia, la gente ha capito che non bisogna andare a sciare. Sì, è vero, i pagliacci canterini prima avevano detto che il Covid si nascondeva nei boschi, poi han giurato che i contagi all’aperto erano praticamente impossibili, ora vogliono di nuovo la mascherina anche se si è da soli su un ghiacciaio. Di questi tempi non ci si può mica fidare del virus. È un anarchico, il virus, se ne frega degli scienziati e ti frega quando meno te l’aspetti.
Ma no, signora mia, cosa va a pensare? Non è che la gente non va nei locali la sera perché qualcuno ha in menu una pizza Margherita a 12 euro. E che sarà mai! Bisogna venirsi incontro. Si paga un po’ di più e son contenti tutti. Dice che non è “un po’ di più” bensì “molto di più”? Beh, se si comincia a fare i pignoli non si esce dalla crisi.
E lo sci, signora mia, non è che fosse uno sport da pezzenti nemmeno prima. Bisogna capire i gestori dei grandi comprensori sciistici che non investono un centesimo ma aumentano i prezzi degli Ski Pass. Poi sono anche simpatici quando ti fanno acquistare, online, il Pass per poter sciare su 300 km di piste e ne aprono soltanto un terzo. Ma ti spiegano che ci si può divertire lo stesso. L’importante è lo spirito, signora mia. Mica la prestazione.
Bisogna anche apprezzare gli aspetti positivi: se ti impediscono i collegamenti tra vallate e tra le piste delle diverse località, sei obbligato a restare a sciare nella tua zona, così la conosci meglio. Sì, certo, avere a disposizione 40 km e pagare per 300 può sembrare una truffa, ma è solo un’impressione, signora mia.
E pagare 60 euro per uno Ski Pass giornaliero? Una cosa bellissima, signora mia. Così si aiuta a far ripartire l’economia degli operatori turistici. Dice che se paga 60 euro per sciare, allora evita accuratamente di fermarsi al bar anche solo per un caffè ed i panini se li porta da casa? O magari non va neppure a sciare, disdice e se ne resta in città? Ma allora lei è una nemica del governo dei Migliori. È lei, signora mia, che cambia abitudini senza motivo. Solo perché dovrà pagare una montagna di soldi per luce e gas, perché al supermercato hanno aumentato i prezzi, perché l’abbigliamento costa troppo. Tutte scuse, signora mia. Se non può permettersi ristoranti e vacanze sugli sci, se ne vada all’estero e lasci il posto ai nuovi arrivati: 65mila solo quest’anno. Da mantenere a spese sue, signora mia.