Da più di un anno il COVID-19 ci mette nelle condizioni di sottoporci a rigide regole. Ora cominciamo a vedere in lontananza la luce che ci accoglierà quando saremo fuori dal tunnel che stiamo ancora attraversando. Questo si deve prima di tutto ai vaccini che la scienza è riuscita a trovare e sperimentare, e che sono risultati efficaci. Basti pensare ai vaccini Pfizer, Astrazeneca, o Moderna. Eppure, nonostante la loro efficacia ci sono non poche persone che lo rifiutano e organizzano manifestazioni contro questa precauzione. Si tratta dei cosiddetti “no-vax”. Ora sia il Governo sia il Ministero della Salute, con estrema difficoltà, stanno provando a spiegare che l’unica strada per uscire da quel tunnel è proprio il vaccino. Vediamo insieme i motivi della scelta no-vax.
No-vax: motivi per cui non vogliono vaccinarsi
Tante persone fanno questa scelta fondamentalmente per il fatto che queste scambiano la precauzione per un gesto dittatoriale. Questo è spiegato dal fatto che, per loro, vaccinarsi è sinonimo di ‘venire perseguitati ‘perchè ritengono il vaccino dannoso per la salute, o addirittura portatore di morte. Fondamentalmente la maggior parte delle proteste provengono dai lavoratori per i quali è obbligatorio. Tra questi anche operatori sanitari che però hanno lanciato un appello alla libertà di scelta piuttosto che un invito a non vaccinarsi.
I docenti costituiscono un altro esempio. E’ il caso del professore di Scienze economiche, aziendali e statistica dell’Università di Palermo Ganfoldo Dominici che, un mese fa, con un fotomontaggio, ha accostato il vaccino al campo di sterminio di Auschwitz, suscitando numerose polemiche.
Le reazioni principali dei “no-vax”
Dal momento in cui il Ministero della Salute ha iniziato a chiamarci per il vaccino, la maggior parte dei no-vax ha reagito ai provvedimenti in maniera equilibrata. Si sono limitati a rilasciare interviste, e a spiegare in maniera chiara i motivi della loro scelta no vax. Dall’altro vi sono state non poche reazioni movimentate. L’intenzione di violare apertamente le regole precauzionali, da parte di quelle persone, era percepibile persino da lontano. Parecchie persone hanno sentito il bisogno di mettersi in mostra per gridarla ad alta voce. Basti pensare a quanto è accaduto a Fiumicino il 7 maggio 2021 in cui i proprietari dei ristoranti del comune romano hanno offerto la cena a circa 300 persone come protesta contro il coprifuoco. E a quanto accaduto recentemente nelle strade di Roma.
Qui le violenze hanno toccato l’apice nell’assalto, da parte dei manifestanti, alla sede nazionale della Cgil. Tutto è terminato con l’arresto di un gran numero di persone. Tra queste Roberto Fiore e Giuliano Castellino di Forza nuova e Luigi Aronica, un 65enne che faceva parte dei nuclei armati rivoluzionari. Per loro è scattata l’accusa di danneggiamento aggravato, devastazione e saccheggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
1 commento
Articolo imbarazzante. Da inserire nel futuro bigino per maturandi anno 2030. Di quei bigini che non spiegano niente, ma che almeno ti evitano di fare scena muta.