Leggo che una mia amica si dichiara esterrefatta perché si parla, con sempre maggiore insistenza, di Nobel per la Pace a Zelensky. Ovvero al Presidente dell’Ucraina che ha, con il suo comportamento, di fatto provocato la Russia sino alla guerra. Perseguitando la minoranza russofona del Dombas e province limitrofe. Minoranza per modo di dire, perché tali regioni sono integralmente, o quasi, russe. Ed hanno fatto parte della Russia sino alla rivoluzione bolscevica. Quando Lenin le fece annettere all’Ucraina agricola, per bilanciare con un’area mineraria e industriale.
Comunque, lo sciovinismo di Zelensky – sulle orme del suo predecessore Podhorovsky andato al potere con un golpe diretto e finanziato dall’estero – si era spinto sino ad un vero e proprio tentativo di pulizia etnica. Inevitabile che Mosca intervenisse.
Intendiamoce bene. Io mi limito a ricordare cosa è successo dal 2014, non sto facendo in alcun modo l’apologia di Putin. Che, però, non mi risulta essere candidato al Nobel per la Pace. Mentre Zelensky…
E la mia amica si indigna. Giustamente, mi verrebbe da dire. Solo che poi ci penso un poco su e…
E mi viene in mente che, questo famoso Nobel per la Pace è sempre stato assegnato con criteri alquanto… bizzarri.
Tutti, credo, ricorderanno che ne fu insignito Barak Obama. Appena eletto alla Casa Bianca. Per quali ragioni nessuno è mai stato in grado di dirlo.
Non aveva ancora fatto nulla. E, quando poi fece, si rivelò uno dei Presidenti più inclini ai bombardamenti della storia americana. Quello che, da Comandante in Capo, ha ordinato più interventi militari in paesi stranieri. Senza, ovviamente, alcuna dichiarazione formale di guerra. Ma ad Oslo dovevano aver deciso in base al fatto che era bello, giovane e…abbronzato. Come lo definì il nostro, ineffabile, Silvio Berlusconi.
Già, Oslo. Perché è lì che si assegna il Nobel per la Pace. E non a Stoccolma. E lo assegna un comitato dei Cinque, scelto dal Parlamento norvegese. Quale competenza abbia, sul tema della Pace, detto comitato, è da sempre un mistero.
Oddio, non che gli altri Nobel, assegnati dalla Accademia di Svezia, dimostrino una così profonda saggezza e perizia. In letteratura, ad esempio, non lo hanno avuto Pound, Borges, e, per restare a casa nostra, D’Annunzio e Ungaretti. Mentre è stato assegnato a Winston Churchill. E la cosa non credo meriti commenti.
Dei Nobel scientifici non parlo. Non ne ho la competenza. Però, se un grande scienziato, appena insignito del prestigioso premio, subito viene a spiegarmi come cuocere la pasta senza fare bollire l’acqua, per risparmiare gas.. beh, avrò pure il diritto di nutrire qualche dubbio, no?
Comunque, se tutti i, diversi, Premi Nobel risultano spesso discutibili, con il Nobel per la Pace, decisamente, si esagera. Intanto, il comitato di Oslo sembra avere un’ autentica passione per gli americani. E non per pacifisti figli dei fiori, tutti Peace & Love. Ma per Presidenti e Generali. Meglio se l’insignito era stato entrambe le cose. Come Theodor Roosevelt. Il Presidente della “teoria del Randello”. O Henry Kissinger. O il generale Marshall. E la lista potrebbe continuare. Dimostrando che gli USA, nell’ottica di Oslo, sono una specie di Eden Disneyano, dove felici folletti saltellano e danzano in una natura incontaminata, e lupi ed agnelli pascolano insieme… Perché l’altra ragione per l’assegnazione di detto Nobel è l’impegno per l’ambiente. Vedi il caso di Al Gore. Che molto si è speso in questo campo. Mentre le industrie chimiche di proprietà sua e della sua famiglia hanno continuato, imperterrite, a inquinare Tennessee e altre regioni del globo…
D’altro canto, se ci si pensa, Alfred Nobel è stato l’inventore della dinamite. Poi si è pentito…dicono. Ma il fondo con cui ha istituito il premio viene da lì. Non dal commercio delle margherite.
E poi, se guardiamo bene, a contendere il Premio al buon Zelensky, quest’anno sarebbe la Greta Thumberg. La ragazzina che viaggia in jet privato e, con aria saccente, fa a tutti la morale sulla salvaguardia dell’ambiente… Una bella scelta, comunque.
Una sola domanda, però, vorrei fare ai cinque signori di Oslo. Una domanda e una proposta.
Perché quest’anno non date direttamente il Nobel per la Pace a quel noto filantropo di George Soros?
In fondo Zelensky e la Thumberg sono, entrambi, sul suo libro paga….
1 commento
GRETA, la ragazza più falsa e mitomane ha depistato i giovani con discorsi idioti. E’ diventa il simbolo dall’ecologia per gli idioti di sinistra, totalmente fanatici ed ignoranti, come le brutte SARDINE