Il Premio Nobel per la pace è un premio attribuito ad honorem, ogni anno, a persone che si sono distinte nei campi più disparati. I vincitori di tale premio ottengono questo riconoscimento di valore per aver apportato, tramite il loro impegno professionale e personale, dei benefici all’umanità.

La storia del premio Nobel
Il Premio Nobel in senso lato, in ogni caso, deve il suo nome ad Alfred Nobel, chimico, ingegnere ed inventore svedese nato nel 1833. Alfred Nobel mise a punto, nel corso della propria carriera, alcuni esperimenti sugli esplosivi, arrivando ad inventarne ben 355 tipi; la più famosa: la dinamite. Nel 1888 però, accadde qualcosa di terribile durante un esperimento; il fratello maggiore di Alfred morì a seguito di una catastrofica esplosione. I giornali francesi, credendo la vittima fosse Alfred, annunciarono la sua morte quasi gioendo del fatto che un “mercante di morte” (lo apostrofarono così) fosse deceduto.
Alfred Nobel, scosso dalla morte del fratello tanto quanto dal fatto che qualcuno si fosse erroneamente compiaciuto della sua, iniziò a temere che la gente lo avrebbe ricordato come un assassino. Desiderando fortemente apparire come un generoso filantropo e non come uno spietato industriale, decise di destinare il 94% del suo patrimonio all’istituzione di un premio particolare: il Premio Nobel. Il premio, regolarmente assegnato a partire dal 1901, era dedicato a chi si fosse distinto nei campi di chimica, fisica, medicina e letteratura (o nel favorire pacifiche relazioni tra popoli).
Il Nobel per la pace
Curioso è come, vista la smodata passione per gli esplosivi, Nobel avesse incluso tra le tipologie di merito quello dell’impegno volto alla realizzazione della pace. Indipendentemente dalla ragione che spinse l’inventore svedese ad istituire il Nobel per la pace, questo premio conferisce al vincitore grande prestigio ed onore.
Le premiazioni – “meriti” di pace
A differenza degli altri premi, la cerimonia di premiazione avviene in Svezia e non in Norvegia – come per tutti gli altri Nobel. Il Comitato per il Nobel norvegese, indipendentemente dal luogo della premiazione, sceglie i vincitori ai quali viene consegnato il premio presso il municipio di Oslo. Un’altra particolarità del Nobel per la pace è che può essere assegnato non solo a singole persone, ma anche a intere organizzazioni – come la Croce Rossa internazionale.
L’importanza del Nobel per la pace oggi
Oggigiorno il Premio Nobel per la pace gode di una straordinaria importanza politica e rilievo mediatico. Alcuni premi hanno riconosciuto anche il valore e coraggio dimostrato da politici ed attivisti nel disconoscimento di governi autoritari; due esempi eclatanti di coraggio in difesa dei diritti umani sono infatti riscontrabili nelle personalità di Aung San Suu Kyi nel 1991 e Liu Xiaobo nel 2010.
Certe nomine ebbero una particolare risonanza come quella di Roosevelt nel 1906, fortemente contestata perché il politico era militarista. Importante citare anche la nomina dell’antinazista tedesco Carl von Ossietzky nel 1935 e quella del Dalai Lama nel 1989.
Nel complesso possiamo affermare che il Premio Nobel viene solitamente assegnato a personaggi al centro dell’azione umanitaria, della lotta all’oppressione politica o della difesa dei diritti egualitari. Altre personalità note che ricevettero questo premio sono, infatti, Albert Schweitzer, Martin Luther King e Madre Teresa di Calcutta.
Negli ultimi anni, inoltre, leader come Abiy Ahmed Ali, Nadia Murad e Denis Mukwege, hanno ricevuto questa onorificenza proprio grazie agli sforzi effettuati per mettere fine a conflitti armati, violenze di ogni genere e per raggiungere la cooperazione internazionale. A Ricevere l’ultimo Nobel per la pace, però, sono state la Nazioni Unite con il World Food Program; l’Onu, tramite questo programma, ha attuato una serie di azioni volte a combattere la fame del mondo.