Non fa una piega la proposta di Beppe Britannia: togliere il diritto di voto agli anziani. In fondo è la stessa logica alla base della legge Fornero e di tutte le continue vessazioni nei confronti dei pensionati.
L’uomo, per gli illuminati teorici del profitto ad ogni costo, ha un senso esclusivamente in relazione alla sua capacità di produrre reddito. Non per se stesso, ovviamente, ma per i donatori di lavoro.
Terminato il ciclo produttivo, il lavoratore non serve più e si trasforma in un vecchio che rappresenta un peso per la società dei giovani. Non ha alcuna importanza che la pensione sia la conseguenza di quanto versato in una vita di lavoro e di sfruttamento: si tratta comunque di denaro che potrebbe essere impiegato più proficuamente in altre iniziative.
Dunque il lavoratore che si trasforma in un vecchio deve perdere ogni diritto civile e sociale. Già adesso si moltiplicano i magistrati che, di fronte ad un anziano che esce di casa per far la spesa ed al ritorno si ritrova l’alloggio occupato abusivamente da una grande risorsa, tutelano il diritto alla casa del giovane intruso e cacciano il vecchio ormai inutile.
Dunque perché far votare chi si vorrebbe godere i frutti di una vita di lavoro? Anche perché i vecchi, brutti egoisti, votano persino per tutelare i propri diritti, a partire dalla difesa dell’assegno pensionistico per proseguire con il diritto ad essere curati.
Invece, eliminando la possibilità di votare, si potrebbero varare dei provvedimenti per ridurre l’assegno pensionistico. Così i vecchi mangerebbero male e creperebbero prima, alleggerendo i conti dell’Inps. E, se non basta, si può anche intervenire con il divieto di curare i vecchi, in modo da accelerare la dipartita.
Business is business. E l’uomo non conta per i suoi valori, per le sue relazioni, per la memoria, per gli affetti, perché portatore di cultura, conoscenza, sapienza. Forse potranno essere salvati i nonni che si occupano dei nipotini in sostituzione dei genitori che lavorano. Ma appena i nipoti possono cavarsela da soli, subito il ricorso obbligatorio all’eutanasia. E chi la decide? I giovani, gli unici che potranno votare per decidere la soluzione finale per gli anziani.