Il Movimento 5 Stelle perde altri pezzi in Piemonte. E non sono pezzi di poco conto. Bertola e Frediani rappresentano non solo se stessi, ma una parte consistente del movimento, perlomeno quello iniziale, non quello poltronistico attuale. Se ne vanno perché vedono traditi i loro ideali, perché – per amore di poltrone – l’ala governista ha rinnegato tutto ed accettato le imposizioni dell’alleato di turno.
E se ne vanno, Frediani e Bertola, mentre Appendino vanta gli inesistenti successi ottenuti a Torino. La linea 1 del metrò neppure ultimata dopo “soli” 14 anni, la linea 2 che non è neppure ai nastri di partenza. Però si è arrivati “alla trascrizione dei figli omogenitoriali” e questo sì che rappresenta una garanzia per il futuro della città.

Però il sindaco scadente, nel senso che è in scadenza, ha ragione quando ironizza su chi la critica senza essersi ancora degnato di presentare uno straccio di programma che vada al di là di parole al vento. Rilanciare la manifattura, far crescere il turismo, recuperare le periferie, migliorare i servizi, attirare investimenti e cervelli. Di chi sono queste promesse? Di tutti.
Perché sarebbe strano se qualcuno proponesse di chiudere ogni attività produttiva, di vietare l’ingresso ai turisti, di collocare nelle periferie ogni sorta di delinquenti. Se qualcuno volesse ridurre ulteriormente i servizi in modo da far fuggire cervelli e investimenti.
Ma al di là degli slogan non si va. Mancano le indicazioni su come si vogliono raggiungere questi obiettivi. Mancano i nomi di chi dovrebbe occuparsene per rimediare ai disastri di Lapietra &C.
Il centrodestra non ha ancora ufficializzato il sostegno a Damilano, il centrosinistra litiga sul candidato e sogna un ritorno di Chiamparino, i pentastellati governisti attendono lumi da Di Maio dopo aver liquidato l’ala dibattistiana, Giachino prosegue nella sua corsa solitaria, i civici collinari cercano assessorati nel centrosinistra.

Siamo alla nuova versione, ancor più cinica, del Gattopardo: affinché nulla cambi è meglio evitare ogni cambiamento, anche solo di facciata.