Abbiamo visto l’andamento del covid 19 in Africa sulle mappe nel web ed è così strano che il laboratorio sperimentale di tutte le malattie create in via artificiosa come armi belliche – tra tutte l’ebola – il luogo dove si può morire ancora di sete e di fame, dove le multinazionali hanno “donato” latte in polvere -chissà se scaduto – senza che ci fosse l’acqua per diluirlo e dove invece di combattere la fame nel mondo hanno avviato le loro monocolture per il mercato occidentale distruggendo l’agricoltura locale e la sussistenza, il luogo devastato da guerre per il saccheggio delle pietre preziose e delle cosiddette “terre rare”, quel luogo ora dominato dai cinesi ora è il meno colpito dal covid19.
Sarà così e perché? Oppure ci nascondono le notizie e tutti quei nerboruti che sbarcano -ovviamente uomini – sono sani e forti? E come mai scappano dalla fame e dalla guerra gli uomini forti mentre le donne e i bambini sono lasciati morire?
Nello stesso modo abbiamo visto sopravvivere al covid 19 tutti i politici e ritornare giovinetti in forze, mentre i politici 90enni ne sono indenni . Pare che il covid19 non rispetti la par condicio: si ammalano e muoiono solo i lombardi, i veneti, i romagnoli mentre nel rispetto della tradizione manzoniana abbiamo gli untori in Grecia dove chi c’è stato racconta di spiagge semivuote, in Sardegna dove ieri mi dicevano c’erano 50 persone in tutto in una spiaggia immensa, e forse ci saranno untori nelle scuole, ma nelle nicchie romane e nelle osterie frequentate da “politici”(povero Cavour!) no.
Eh beh cari miei, le manifestazioni di piazza per la libertà prendono piede anche in Italia – ovviamente distanziati – ma l’opposizione non si dimette per non assumersi alcuna responsabilità, intanto la gente langue, ma i miracolati del covid19 che decidono pilotati le sorti di un popolo di santi, navigatori, poeti erano certo al corrente delle proteste e le hanno cercate, anzi già da tempo avevano allertato e organizzato l’esercito: unica regia “per domarci tutti, per trovarci, per ghermirci e nell’oscurità incatenarci”.
Al tempo del Risorgimento – bei tempi rispetto a questi almeno sotto il profilo della tenuta dei valori – scrivevano Viva V. E.R.D.I acronimo del re. Oggi non si può guardare nemmeno alle monarchie, ormai comparse di avanspettacolo. Direbbe Troisi…” Non ci resta che piangere”.
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