Riunione del premier Conte con i capi delegazione. Le regioni sono contro i parametri che determineranno i colori delle zone. Si cerca un accordo sulla zona bianca e la riapertura dei musei.
Il Governo rivede le vecchie restrizioni
Il governo sta preparando le prime misure del nuovo anno con ulteriori limitazioni e una restrizione specifica riguardo alla movida. Dopo gli ultimi episodi di assembramenti e feste illegali, il Cdm sta pensando di vietare l’asporto dai bar a partire dalle 18. Possibilità di estendere il divieto di spostamento tra regioni anche nelle zone gialle, come già stabilito dalle festività natalizie ad oggi. Voci di corridoio suggeriscono anche la possibilità che venga istituita una zona bianca, che sarebbe comunque complicata da raggiungere: servirebbe un Rt sotto 0.5. In zona bianca si ipotizza di garantire la riapertura totale senza limitazioni.
Si va verso la zona bianca
Le ipotesi del nuovo DPCM sono trapelate al termine della riunione del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione e che saranno presentate alle Regioni nel vertice con il ministro Francesco Boccia. Confermato il coprifuoco alle 22 e si va verso l’inserimento della zona bianca.
Il DPCM entrerà in vigore dal prossimo 16 gennaio e i parametri che determineranno i colori delle zone si decideranno dopo il vertice con le regioni e le comunicazioni al Parlamento il prossimo 13 gennaio.
E gli impianti sciistici?
Potrebbe essere prolungato il divieto di spostamenti anche tra Regioni “gialle”, ipotesi sulla quale ci si confronterà con le Regioni nell’incontro già programmato. Fonti di governo invece smentiscono l’ipotesi di una stretta nei fine settimana che renderebbe tutte le regioni “arancioni”. Al vaglio del governo per il prossimo Dpcm, anche l’idea di varare una stretta contro la movida, vietando l’asporto dalle 18 esclusivamente per i bar. Saranno sempre consentite però le consegne a domicilio. Valutato anche il rinvio dell’apertura degli impianti sciistici: in ogni caso è atteso il parere dei tecnici sulle nuove proposte in arrivo dalle Regioni, che erano state invitate ad aggiornare il protocollo.