Si susseguono in tutta Italia le manifestazioni di piazza contro il green pass e contro i dispositivi liberticidi messi in atto dal governo sulla base delle informazioni contraddittorie e terroristiche di sedicenti esperti assoldati dalle istituzioni.
Sembrerebbe tutto bene. Il popolo, consapevole delle menzogne mediatiche e insofferente alle imposizioni pretestuose, si mobilita per esprimere ciò che, suoi eventuali rappresentanti, sono impediti di dire per una censura sempre più serrata, fatta da <<invisibilizzazione>>, <<inferiorizzazione>>, <<demonizzazione e patologizzazione>>, quattro meccanismi caratteristici della <<fabbrica del mutismo>>, per citare François Bousquet.
Bella, quasi romantica, la piazza senza bandiere di partito: un solo cuore e una sola voce per la Nazione.
Ma chi sono gli occupanti delle strade se la sinistra è tutta governativa e i Comunisti Italiani manifestano per conto proprio?
Sono i sostenitori della Lega e di Fratelli d’Italia, è scontato che contestino ciò che i loro rappresentanti parlamentari invece supportano.
Quando la Meloni afferma: “Ci asteniamo perché, pur stando all’opposizione, abbiamo profonda stima per il presidente Draghi” sul “Decreto milleproroghe”, di fatto appoggia un governo illegittimo, gestito da un banchiere, con il beneplacito della Presidenza della Repubblica, che tutto fa, tranne che l’interesse dell’Italia.
Quando Salvini dichiara: “La Lega c’è, noi siamo alleati leali. (…) Noi restiamo qui convinti per aiutare il nostro Paese”, riferendosi a Draghi e alle sue azioni, nei fatti conferma la sua adesione alle iniziative del sistema, lucidando la sua complicità con l’usuale patina melliflua di bontà e di slogan suggestivi.
La realtà è che le opposizioni sono appiattite – per paura, per interesse, per comodità, poco importa – alle manovre del potere, creando, di fatto, una cortina fumogena su entrambi i campi parlamentari, e illudendo l’elettorato di essere i difensori del popolo e delle sue istanze.
Quindi, queste manifestazioni, dettate da un certo spontaneismo e dalla sicura buona fede dei partecipanti, sono uno scontato gioco delle parti, senza alcuna valenza di significato fattuale, né possibilità di incidere su accordi di bottega e di scantinato sicuramente siglati dalle forze di comando.
E se qualcuno pensa che queste considerazioni siano frutto di malafede o di scarsa intuizione, basta che si ponga due domande, che sono anche due ipotesi concrete e due opportunità volutamente rifiutate. La prima, per coerenza e per lealtà nei confronti del Governo, la Lega e Fratelli d’Italia dovrebbero espellere i militanti coinvolti nelle manifestazioni e condannare le stesse come inopportune e sconvenienti, e non condividerne i temi. La seconda, per coerenza e lealtà nei confronti della base, dovrebbero uscire da questo Governo del disastro e della deriva e assumersi la responsabilità di guidare il popolo con i rispettivi simboli.
Come disse Matteo (5, 17-37): <<Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno>>. Se proprio non vogliamo scomodare il diabolico, diciamo, quanto meno, che queste opposizioni sono losche e doppiogiochiste, all’interno di giochetti personalistici e indegni.
1 commento
La manifestazione di piazza contro il green pass per fortuna è trasversale. Mi accorgo che i più accaniti detrattori dei NO green pass sono coloro che si sono arresi al sistema e quindi vaccinatisi di malavoglia accusano ferocemente chi resiste all’imposizione e al pensiero unico.