Cari lettori,
lo scorso 8 Novembre mi sono recata alla esclusiva Preview della mostra di Omar Hassan, nella splendida location milanese di Palazzo delle Stelline.
La mostra è intitolata: “Il mondo è N(v)ostro” ed è dedicata principalmente alla ricerca del cammino introspettivo umano “dare importanza al singolo, perché ognuno di noi è fondamentale per creare un insieme armonioso e sereno”, queste le profonde e significative parole pronunciate dall’artista durante l’evento.
Insomma se la critica è abituata a definire Omar come “pugile artista”, visitando le sue nuove opere site nelle ampie sale del Palazzo delle Stelline, si comprende facilmente l’esplosione di una personalità nuova e ancora più intima. Opere che nascono dal profondo, che trasudano di vita e lanciano un messaggio di attenzione al mondo che ci circonda. Un contesto sociale troppo dedito alla uniformazione, al livellamento delle differenze e alla velocità che invece dovrebbe tornare all’IO.
L’individuo deve tornare al centro di tutto e riprendersi il proprio posto nel mondo. Il titolo della mostra dice tutto, in un mondo dove nessuno più è solito assumersi le proprie responsabilità, l’invito dell’artista è quello di ritornare a essere protagonisti della vita con tutti gli oneri e onori che questo ne consegue. Ricorrenti nella sua ricerca artistica sono il tempo e l’ossessione del suo scorrere. Non solo il ricordo dell’esperienza sportiva, dove un tempo stabilito scandisce sul ring i round di gioco, ma è anche il tempo del suo vivere, quello che ogni giorno gli impone cinque iniezioni di insulina a causa della sua malattia. “Ho scelto di fare cose che mi facciano vivere per sempre”, scrive nel suo primo libro.
Ora passiamo alla mostra: sono esposte sette installazioni, composte all’incirca una ventina di opere, tra cui la Mappa di Berlino e la Mappa di Milano, creata ad hoc per la mostra e realizzata con 8.928 tappi di bombolette spray dipinti a uno a uno con le dita, “per dare importanza al singolo, perché ognuno di noi è fondamentale per creare un insieme armonioso e sereno” sempre le parole di Omar. Il percorso prosegue con una grande installazione della nuova serie Lights.
Nel Chiostro della Magnolia, sito all’interno del Palazzo delle Stelline, è protagonista una bellissima installazione denominata Under the Chimneys, l’opera si compone di comignoli di diverse misure, tra cui uno molto alto (tre metri) in cui l’artista gioca molto con il concetto di inversione di significato, nel senso che non bisogna pensare al classico comignolo che sfiata fumo nero inquinante bensì interpretare l’installazione come uno sfogo dell’anima umana che si volge al cielo per purificarsi e poi tornare a terra ed infondere, a favore della comunità, la bontà e la purezza appresa durante il viaggio.
Conclude il percorso della mostra il gesto iniziale che lo ha reso famoso in un tutto il mondo, con una selezione di opere dalla serie Breaking Through Black, che conta 121 grandi dipinti, come il numero di round disputati dall’artista durante la sua breve carriera pugilistica intrapresa in gioventù. Si tratta di una selezione di opere uniche ed irripetibili perché sono realizzate colpendo la tela con i guantoni da boxe impregnati nella vernice colorata, come se fosse la simulazione di un combattimento, sul ring. La potenza di questo gesto, l’energia vitale che porta dentro e la cultura cui esso appartiene, la stessa cui appartiene anche Omar Hassan, viene qui notevolmente amplificata dai suoni del video che è visibile allo spettatore.
Impossibile non rimanere stupefatti al cospetto delle opere di Omar e principalmente dall’artista stesso.
Ho molto apprezzato, infatti, la naturale timidezza dell’artista mentre raccontava le sue opere, la sua visione artistica, il suo messaggio. Un artista, ormai famoso, riconosciuto e apprezzato nel mondo, che rimane semplice e ancora emozionato davanti ai suoi amici e ammiratori. Molto spesso vedo artisti e opere ormai vuote di emozione, prive di messaggio e dedite solo al business, nell’arte di Omar c’è semplice verità e contenuto, insomma un “pugno” al cuore.
La mostra sarà aperta al pubblico fino all’8 gennaio 2023, vi consiglio di andarla a visitare.