Woke, politicamente corretto, cancel culture, pensiero unico obbligatorio: si può definire l’idiozia umana in vario modo. È il fascino della libertà.. Però gli idioti non se ne preoccupano ed insistono a cambiare il mondo secondo la propria visione e, soprattutto, sulla base della loro forza politica basata sul denaro dei loro burattinai. La nuova frontiera del politicamente corretto è rappresentata dalla riscrittura dei libri considerati poco o per nulla in linea con il pensiero unico obbligatorio.
Perché la censura non bastava più. Poteva restare, in qualcuno, la memoria tramandata dell’esistenza del testo vietato. E non bastava più nemmeno l’eliminazione di qualche parte scorretta. Anche in questo caso si rischiava il ricordo dell’originale. Dunque occorreva andare oltre. Occorreva cambiare l’originale. Geniale! Non una novità, certo. Orwell, in “1984”, aveva descritto perfettamente il procedimento. Ed ora il nuovo Ministero della Verità globale ha trasformato in realtà l’incubo di Orwell.
Si possono riscrivere i testi pericolosi, attribuendo all’autore – ovviamente defunto – idee che mai gli appartennero. Finalmente “Il mercante di Venezia” non avrà più come protagonista Shylock ma Osvaldo Pittaluga. E Dante non inviterà ad essere uomini e non pecore matte con quel che ne consegue. Tutt’al più inviterà a non farsi deridere da un russo, da un siriano, da un coreano del Nord.
Ma nei gialli ci potranno essere vittime femminili? Forse solo nel caso in cui la morta risusciti. E un migrante africano omosessuale potrà mai essere il killer in un romanzo? Forse è proprio il racconto giallo che deve sparire. Riscriviamo tutti i Maigret con il commissario che indaga non sugli omicidi ma sull’inquinamento atmosferico prodotto esclusivamente dalle ciminiere cinesi.
In fondo non è neppure difficile né faticoso. Con i nuovi programmi di intelligenza artificiale si può affidare alla macchina tutto il lavoro, godendosi il risultato.
Ecco, l’unico problema è proprio questo: come si fa ad imporre la lettura di simili porcate? Attraverso la scuola, probabilmente. Portando a teatro le rielaborazioni. Sparando su tutte le piattaforme i film tratti dai romanzi rifatti. D’altronde il cinema statunitense ha trasformato in africani anche gli eroi e gli Dei della Grecia antica.
Con il medesimo sistema si correggere la storia, riscrivendo i saggi ma poi rifacendo anche i documenti antichi. Sostituendo le iscrizioni all’interno delle tombe egizie, ricostruendo in maniera diversa le piramidi del Messico e del Guatemala. O il tempio di Angkor. Per arrivare, finalmente, ad una storia dell’umanità in linea con le perversioni mentali del mondo woke.