Gian Carlo Fantò (Torino, 1959) è attore, regista, e autore teatrale. Conduce un programma su Radio GrP. “Il colpo di tacco” (€uro 14,00 p. 146) pubblicato da Buendia Books, è il suo romanzo d’esordio, che colpisce per la sua capacità di coinvolgere e trascinare lettori e lettrici, conquistandone cuori e menti.
Protagonista e voce-narrante è Matteo che – Orfeo contemporaneo insieme agli amici fraterni Joe, Zabù e Guild, novelli argonauti che al posto delle spade impugnano strumenti musicali – compirà la ricerca del vello d’oro e la propria discesa all’Ade per liberarsi dei propri demoni. La navigazione ha la sua base di partenza a Torino per proseguire in India, Israele, Olanda, circumnavigando gli anni ’70, ’80, ’90 e il nuovo millennio, avendo come caposaldo granitico e indistruttibile la loro amicizia e la loro musica.
Attraverseranno la cappa degli anni di piombo e la soluzione finale dell’operazione Bluemoon che, con l’arrivo dell’eroina in Italia, distruggerà l’attivismo politico insieme a intere generazioni. Matteo e i suoi amici, combatteranno la guerra per conquistare la stabilità delle proprie anime destreggiandosi tra le sirene incantatrici dell’eroina e dell’alcool, tra relazioni fugaci e amori a loro modo duraturi, dando un frutto splendido, che si manifesta inaspettato, ma è accolto da un abbraccio caloroso e commosso. Matteo dovrà rintracciare la sua Euridice, in un percorso difficile e doloroso, cogliendone i frammenti in diverse donne, fino all’approdo finale e al suo riconoscimento in chi è sempre stata lontana e vicina nello stesso tempo, in un concerto che è fine e inizio allo stesso tempo, cullati dalla musica che con calore dolce di madre guarisce il dolore del distacco-salvezza dai propri demoni.
Gian Carlo Fantò colpisce per la maturità dello stile. Il romanzo, infatti, non presenta nessuno degli aspetti acerbi dell’opera d’esordio ma al contrario è un arazzo vivente multicolore e polifonico, in cui la Beat Generation, il flusso di coscienza di Joyce e alla ricerca del tempo perduto di Proust si fondono in una sintesi mirabile, che colpisce per la simmetria perfetta degli elementi, rielaborati con una scrittura agile, scorrevole, profonda nel cogliere l’universo variegato delle anime di luoghi e persone.