La montagna, umiliata da cialtroni che non la conoscono, si è presa la rivincita. Marta Bassino conquista l’oro nel parallelo al termine di una gara tiratissima ai mondiali di sci di Cortina. E anche lo sport si prende la rivincita su un ex ministro che, per sua ammissione, non conosceva minimamente il settore di cui si è occupato (e si è visto).
Dopo le prime gare, alcune sbagliate ed altre sfortunate, gli atleti italiani erano sempre rimasti giù dal podio. Per la felicità della nullologa Lucarelli, dei delatori da balcone, di chi si accalca al supermercato ma non vuole che qualcuno vada a sciare su piste dove la distanza è sempre mantenuta per ragioni evidenti a chiunque conosca lo sport.

E invece oggi il podio è finalmente arrivato e con la posizione più elevata. Una medaglia d’oro che è servita a dimostrare che il Fato oggi era davvero dalla parte di Marta che in mattinata ha evitato l’eliminazione per un solo centesimo e poi si è imposta in semifinale ed in finale, pur a parità di tempo complessivo con le avversarie, per il miglior tempo nella seconda manche.
Era la sua giornata per rispondere a Speranza, a Galli, a Ricciardi. Alla nullologa. Giovedì Bassino ci riprova con il Gigante, teoricamente la sua gara poiché è in testa nella classifica di specialità in Coppa del mondo. Ma la pista è troppo facile per la cuneese che preferisce tracciati più impegnativi. L’oro, comunque, è già arrivato.