La 94° edizione degli Oscar è ormai alle porte. Si svolgerà a Los Angeles a cavallo tra il 27 e il 28 Marzo 2022. Anche quest’anno sono numerose le nomination alle quali i film sono candidati: miglior film, migliore film d’animazione, migliore attrice protagonista, migliore attore protagonista, migliore regia, migliore attore non protagonista, migliore attrice non protagonista, miglior film straniero, miglior documentario, migliore sceneggiatura non originale.
Quali sono i film di animazione candidati agli Oscar?
Dopo due anni di silenzio, nei quali la Walt Disney Animation Studio non aveva presentato nulla, quest’anno si presenta agli Oscar 2022 con due proposte. Come sempre presente anche la Pixar che presenta un lungometraggio ispirato proprio alla nostra terra. A far loro concorrenza ci sono un esperimento multigenere tuttora in sala, e un contributo Netflix che ha rischiato di sparigliare le carte. Ma ora vediamo i titoli.

Encanto
Inutile girarci intorno: Encanto è la superfavorita nella corsa agli Oscar 2022 per la nomina di “Miglior film di animazione”. Tecnicamente e artisticamente i Walt Disney Animation Studios si sono superati con questo 60° lungometraggio. Quello che viene molto apprezzato in Encanto è la capacità di unire la Disney moderna (impegnata sul sociale, più politica, più inclusiva, più problematica) con la sua anima musical fiabesca più antica che tutti conosciamo. Tuttavia, la storia è strutturalmente molto semplice e a certi tratti appare anche scontata ma perfettamente in linea con gli standard Disney. La protagonista, Mirabel, intende scoprire cosa minaccia la magia della sua famiglia e si susseguono una serie di tappe annunciate attraverso le quali scoprirà molto più di quel che pensa, tanto su di sé quanto sugli altri membri della famiglia.
La novità di questo film di animazione è la totale assenza del villain. Questa scelta è motivata, probabilmente, dal desiderio di voler attuare maggiormente un’analisi su sé stessi e sulla ricerca delle proprie emozioni. Il desiderio dei registi è quello di mostrare una famiglia numerose con diverse personalità con l’obiettivo di mostrare le diverse sfaccettatura che la vita offre. Un altro tema molto interessante che emerge è il peso delle responsabilità che ogni personaggio porta sulle spalle a causa del talento che possiedono. Encanto si presenta come una grande metafora sulla famiglia, sul fatto che ognuno è speciale e indispensabile a modo suo. Ciò che davvero rende speciale il film, però, sono le sue canzoni e le sequenze realizzate per accompagnarle.
Luca, il film di animazione “italiano” candidato agli Oscar
Luca è considerato uno dei migliori film di animazione Pixar degli ultimi anni. E’ ambientato nelle Cinque Terre, in Italia. Nelle acque dell’immaginaria Portorosso il protagonista è il giovane mostro marino, Luca, figlio obbediente che ascolta i genitori, che gli impediscono di provare troppa curiosità per il mondo degli umani là fuori e gli proibiscono di andare sulla terraferma. Incontra, però, un altro mostro marino, Alberto, che gli mostra il mondo al di fuori dei fondali marini. I due protagonisti trascorrono l’estate con una bambina aiutandola a vincere una competizione che si svolge proprio a Portorosso.
In questo lungometraggio candidato agli Oscar 2022 si vuole mostrare la leggerezza e la semplicità che caratterizza l’infanzia e i bambini. Un altro aspetto molto interessante che emerge in questo lungometraggio è la paura di sfidare se stessi che viene chiamata con il nome di “Bruno” e il modo in cui la affrontano i protagonisti è quella di zittirla ripetendo “Silenzio Bruno!”. Altri temi rilevanti sono quello del futuro, il timore di abbandonare le certezze per una vita nuova e adulta e quello dell’amicizia che nonostante i battibecchi e le incomprensioni ci sosterranno sempre.
Flee
Un altro film di animazione che concorre per la statuetta dorata negli Oscar 2022 è il danese Flee di Jonas Poher Rasmussen. Questo lungometraggio gioca su tre fronti, alla base della sua originalità e del suo grande valore. È un’esperienza cinematografica ibrida che concorre all’Oscar oltre che per film animato, anche per il documentario e film internazionale. La storia narra di un uomo quasi quarantenne, Amin che per sfuggire al regime fu costretto da ragazzino a lasciare l’Afghanistan negli anni Novanta con la sua famiglia. Alla fine si rifugia da solo in Danimarca in seguito a diverse disavventure che lo hanno segnato. Prima di riuscirci, però, visse clandestinamente in Russia un’esistenza impossibile, senza identità.
Il lungometraggio è caratterizzato da una parte documentaristica nella quale viene mostrato un Afghanistan molto diverso da come lo conosciamo e lo immaginiamo noi oggi. Non manca, inoltre, la parte della ricerca della propria identità che viene messa in discussione anche dal punto di vista sessuale. La scelta dell’animazione è stata molto apprezzata poiché le sequenze sono disegnate in modo da ricordare delle Graphic Novel. Purtroppo non si pensa che abbia chance di vincere contro gli altri film di animazione in gara ma, essendo candidato in più categorie, si spera che abbia qualche possibilità nelle altre.
I Mitchell contro le macchine
I Mitchell contro le macchine è un film di animazione diretto da Mike Rianda e da lui scritto con Jeff Rowe stesso regista di Spider-Man: Un nuovo universo. Presente il desiderio di innovazione, vengono inseriti al suo interno anche filtri e sticker che rimandano all’universo dei social media quali Instagram e Snapchat. L’animazione può essere definita come ibrida e come “un libro illustrato in movimento” che unisce disegni con acquerelli e disegni con esplosioni su schermo bidimensionali. Il film gira intorno ad una famiglia normale e alle relazioni tra padre e figlia. Per risanare i rapporti tra di loro la accompagna al college ma viene catapultata in un’apocalisse Robotica.
Mitchell contro le macchine appare come un racconto di formazione individuale e poi collettiva, che può avvenire soltanto attraverso il confronto con gli altri, l’unico modo per riuscire a comprendere sé stessi nel profondo.
I Mitchell in realtà combattono contro le incomprensioni intergenerazionali contemporanee, che nell’era digitale spesso sono condizionate dall’utilizzo dei nuovi dispositivi tecnologici, dal divario percettivo tra i Millennials che sono cresciuti insieme ai social network e chi invece è nato prima ancora dell’esistenza del world wide web.
Da una parte c’è la riflessione sull’abuso del digitale, sull’utilizzo scorretto dei nuovi mezzi di comunicazione, da cui possono derivare persino dipendenze, disturbi neurotici e psicosi, come quelli dell’AI che minaccia di distruggere l’umanità per vendicarsi contro il suo creatore. Dall’altra c’è la riflessione sul rifiuto dell’apprendimento, sull’eccessiva demonizzazione nei confronti degli strumenti digitali, che in realtà deriva dalla non comprensione.
Raya e l’ultimo drago
Ultimo film d’animazione alla corsa per gli Oscar 2022 è Raya e l’ultimo drago. Anch’esso della Walt Disney Animations Studio. Anche in questo film come in Encanto c’è la volontà di apertura a una specifica cultura (Sudest asiatico qui), solo senza la vivacità fantasiosa e disinvolta dell’altro film. Anzi, Raya e l’ultimo drago è una storia fantasy molto seria, una rilettura visionaria di Pocahontas, dove il discorso politico è messo al centro dell’attenzione: indubbio che, specialmente di questi tempi, i conflitti identitari tra popoli siano un tema che valga la pena affrontare e porre davanti anche ai più piccoli. L’eroina con il suo spirito di ribellione e di determinazione oltre a ricordare Pocahontas, rimanda anche a Mulan. A Raya manca, però, un guizzo di leggerezza o umorismo in più, che avrebbero potenziato i suoi tanti messaggi.
Le ambientazioni sono molto suggestive cosa che viene amplificata con la scelta della colonna sonora in grado di rimandare gli spettatori verso una dimensione e terre lontane. Il film vuole insegnare che bisognerebbe smetterla di pensare solo ed esclusivamente in maniera egoistica al bene della nostra famiglia, ma allargare lo sguardo e pensare al benessere della comunità intera. Mettere da parte le antipatie e i fraintendimenti e lavorare per far sì che la crescita di ogni individuo partecipi alla crescita collettiva, fidandosi l’uno dell’altro e mettendo le proprie capacità al servizio di tutti.
Se siete curiosi di scoprire tutti gli altri film candidati agli Oscar 2022 andate qui!